Quali sono le nuove funzionalità introdotte dalla nuova versione 2020 del software Pregeo per il catasto terreni?
Questo sarà un articolo più indirizzato a chi è un tecnico.
Niente vieta però di essere curioso e di volerti informare su come funzionano alcuni aspetti operativi nell’ambito catastale, anche se non sei un professionista.
PANORAMICA
Perché ciò di cui ti parlo oggi è del software Pregeo, che serve per compilare gli atti di aggiornamento al catasto terreni.
Più precisamente ti parlerò soltanto delle novità introdotte con la nuova versione, la 10.6.1 APAG 2.12 descritte nella risoluzione 1/E del 7 gennaio 2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Come ti dicevo, l’argomento è più orientato verso i tecnici che operano nell’ambito catastale, perché il software Pregeo serve solo per redarre alcuni tipi di atti di aggiornamento per il catasto terreni.
Quando devi frazionare un terreno, quando devi inserire in mappa un fabbricato o quando devi modificare la sagoma di un fabbricato già esistente, c’è bisogno di Pregeo.
Gli atti di aggiornamento compilabili con questo programma sono:
-i tipi di frazionamento;
-i tipi mappali;
-i tipi particellari;
-i tipi a rettifica;
-e, novità, la “rappresentazione di particolarità topografiche”.
Con la nuova versione sono state introdotte alcune novità e implementate delle funzionalità che ti descriverò a breve.
Ti dirò come e dove scaricare il software e cercherò di descriverti le nuove caratteristiche.
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LA NUOVA VERSIONE PREGEO
Come ti ho accennato nella panoramica iniziale, è stata rilasciata una nuova versione del software Pregeo.
Sono state implementate alcune funzionalità al fine di estendere sempre di più la trattazione degli atti di aggiornamento geometrici in modo automatico.
L’utilizzo della vecchia versione sarà consentito fino al 30 giugno 2020, ma sin da ora ti consiglio di prendere confidenza con la nuova, già utilizzabile.
La puoi scaricare dal sito dell’Agenzia delle Entrate (link alla pagina per il download).
Una volta effettuato il download puoi installare il programma e sarai pronto ad utilizzarlo.
Ora vediamo nel dettaglio le novità.
NUOVE FUNZIONALITA’
UNO
La prima tra le novità introdotte è la possibilità di inserire il nominativo di chi sottoscrive l’elaborato, del soggetto che firma quando l’intestatario è una persona giuridica.
Fino ad ora l’Agenzia delle Entrate in questi casi richiedeva che fosse indicato in relazione nome, cognome e a quale titolo il soggetto firmava a nome della società.
Ora è stato inserito un pulsante specifico nella sezione di dematerializzazione del tipo in PDF.
DUE
Seconda nuova funzionalità è quella che ti permette di visualizzare la proposta di aggiornamento durante la produzione degli allegati grafici.
C’è una nuova voce nel menu a tendina che ti permette di fare questo.
TRE
Altra novità è la possibilità di modificare le particelle descritte nella riga zero, senza però dover rifare la proposta di aggiornamento.
Direi finalmente, e se lavori con Pregeo, comprenderai meglio questo mio commento.
Dover rifare l’elaborazione e la proposta di aggiornamento da capo, perché ti sei accorto durante la compilazione del modello censuario che mancava, o non era corretta, una delle particelle nella riga zero, risultava particolarmente fastidioso.
Ora durante la compilazione del modello censuario, nel caso in cui una particella trattata contenuta nell’estratto di mappa non sia stata indicata in riga zero, è possibile integrarla/modificarla.
QUATTRO
É stata aggiunta la possibilità di generare in automatico il modello censuario, anche per i tipi mappale con stralcio di corte.
Rimane sempre questa solo un’utility di aiuto durante la compilazione.
Non è fondamentale per andare avanti e soprattutto sta sempre al tecnico controllare che il modello sia compilato correttamente, come già lo era per le altre generazioni automatiche di modelli.
CINQUE e SEI
Le ultime due funzionalità inserite sono:
– le particelle derivate possono essere esportate in formato di testo.
– L’ultima funzionalità riguarda quelle pratiche che vanno presentate presso le province dove vige ancora il sistema tavolare e che ha delle caratteristiche e delle procedure differenti.
La novità sta nella possibilità per il tecnico di indicare la “partita tavolare” e il “corpo tavolare”.
Il fine è di generare in automatico il “foglio di notifica” per informatizzare e automatizzare il passaggio di documenti tra Agenzia delle Entrate e uffici tavolari.
Confesso però che riguardo quest’ultimo punto non ho esperienza diretta, quindi mi limito a riferire solo quando ho letto.
NUOVI CONTROLLI AUTOMATICI
Insieme alle nuove funzionalità, sono stati implementati dei controlli automatici e vengono inoltre chiarite alcune procedure anche da parte dell’ufficio dell’Agenzia delle Entrate.
1) i controlli sulle particelle “fabbricati rurali”.
L’ufficio, in presenza di un’area residua senza fabbricati con codici 279 e 281 (fabbricato rurale e fabbricato rurale diviso in subalterni), dopo l’approvazione del tipo, nel quale è stata mantenuta la stessa destinazione alla particella derivata senza il fabbricato sopra, varierà la destinazione passandola a 273 cioè area rurale.
2) i tipi mappali di particelle al catasto terreni già censite al catasto fabbricati.
Questo è quel particolare caso dove troviamo un fabbricato già accatastato ai fabbricati con un suo identificativo, ma ai terreni risulta ancora la qualità della particella agricola.
Quando si interviene con un tipo mappale e si inserisce in mappa un fabbricato variando la destinazione dai terreni ad “ente urbano” è necessario sopprimere la vecchia e costituire una nuova particella.
Il sistema obbliga alla soppressione del vecchio numero e alla costituzione di un nuovo identificativo, che poi verrà accatastato all’urbano.
In questo caso avendo già la parte accatastata all’urbano con un identificativo ben preciso, dobbiamo mantenere lo stesso numero con il tipo mappale, sarà quindi necessario inserire una dichiarazione specifica durante la predisposizione dell’atto di aggiornamento.
3) i controlli di coerenza delle superfici censuarie.
Un altro controllo automatico che è stato inserito con la nuova versione è quello della verifica automatica delle superfici tra i vari schemi del modello censuario.
Modelli che possono coesistere nello stesso elaborato.
In uno stesso tipo può essere presente sia un modello ausiliario, che il modello per il frazionamento, che quello mappale.
Il sistema controlla che le superfici siano coerenti tra loro.
4) il controllo delle superfici censuarie delle particelle derivate.
A prima vista può sembrare la ripetizione del punto precedente.
In realtà si tratta della verifica della congruità delle superfici che sono indicate nel modello censuario, ma non tra i vari schemi del modello, bensì con quelle risultanti in cartografia, derivanti dalla proposta di aggiornamento.
Quindi un controllo tra le superfici derivate all’interno della proposta di aggiornamento, con le superfici indicate nel modello censuario.
Questo perché tra le superfici grafiche e quelle indicate in visura c’è sempre differenza.
PER APPROFONDIRE:” LA SUPERFICIE CATASTALE DEL TERRENO è SBAGLIATA: perché l’area in mappa non corrisponde alla realtà”
Il controllo si attiva solo se tutte le particelle derivate sono SN (superfici nominali).
Il controllo non è bloccante, è solo una segnalazione che il sistema da al tecnico, il quale poi verificherà che non ci siano effettivamente degli errori.
5) i controlli sulle superfici reali (SR).
In presenza di un contorno chiuso, di una particella interamente rilevata, il sistema verifica che siano indicate:
-la particella madre;
-la particella derivata.
Inoltre sono stati implementati ulteriori controlli in caso di poligono chiuso.
Le particelle con queste caratteristiche devono essere inserite come SR (superficie reale) nel modello censuario e con la precisa superficie rilevata, arrotondata al metro quadro.
Queste aggiunte alla nuova versione sono quei cambiamenti di non immediata comprensione e che si capiscono meglio facendo delle prove pratiche.
Si attiva in presenza di un poligono chiuso, anche quando riguarda un fabbricato e non necessariamente solo una particella.
Vengono indicate diverse modalità operative all’interno della risoluzione 1/E del 2020.
RAPPRESENTAZIONE PARTICOLARITA’ TOPOGRAFICHE
Come ultima novità rilevante all’interno della nuova versione del software Pregeo è stata inserita tra le macro categorie “speciali” la “rappresentazione di particolarità topografiche” (RT).
Si integra all’elenco delle macro categorie “speciali” elencate nella circolare 30/E del 29 dicembre 2014.
Questa nuova categoria serve per inserire in mappa quei particolari per i quali non è obbligatorio né il tipo mappale né il tipo di frazionamento.
Serve per inserire, modificare o cancellare:
a) le strade interpoderali, cioè le strade di campagna; gli elettrodotti aerei, i cavalcavia eccetera;
b) serve per i fabbricati adibiti al culto o cimiteriali;
c) consente la fusione tra particelle non urbane con stessa qualità, classe e intestazione.
Va utilizzato il modello ausiliario, non è dovuto alcun contributo e, ripeto, va utilizzato solo quando non è obbligatorio un tipo mappale.
Cioè quando non si ha intenzione di procedere all’accatastamento al catasto fabbricati.
CONCLUSIONI
Per sintetizzare, le modifiche più rilevanti che sono state implementate all’interno di questa nuova versione del software Pregeo sono:
a) la possibilità di inserimento del nominativo del soggetto che firma per conto della società intestataria;
b) la possibilità di modificare le particelle nella riga zero senza dover necessariamente rifare la proposta di aggiornamento;
c) i controlli automatici sulle superfici reali e i poligoni chiusi;
d) la nuova macro categoria “speciale” “rappresentazione particolarità topografiche”.
Anche se non so sinceramente quante volte utilizzeremo questa ultima categoria nel corso della nostra attività professionale.
A presto.
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grazie
Salve, ho un problema con la predisposizione dell’atto per la presentazione .. Viene segnalato l’errore: Attenzione impostare la provincia di competenza corretta
Eppure la provincia impostata è quella giusta… ho provato a rinominare i libretto, a ri-installare il programma ma nulla… non so come fare
grazie in anticipo per i suggerimenti
Stai eseguendo il programma come amministratore?
Buonasera, nella versione che ho scaricato io del nuovo pregeo non riconosce il suffisso + per le nuove particelle come mai?.. grazie per la risposta.
Ciao Leonardo. Sinceramente non so risponderti, ho sentito di alcuni colleghi che hanno dovuto reinstallare due volte il software perché non veniva riconosciuta la nuova versione.
mi puoi confermare che ora e’ possibile inviare telematicamente un tipo a rettifica dopo collaudo negativo con un piccolo errore su un pf. Mi potresti inviare un esempio pratico come impostare un tipo in rettifica grazie della cortesia
Ciao Gianni. Dai primi di gennaio di quest’anno si può inviare telematicamente anche un tipo a rettifica. Purtroppo non ho un esempio da poterti mandare, ma la circolare 1/2012 spiega bene la procedura. Comunque lunedì prossimo pubblicherò un video e l’articolo sulle novità introdotte in Sister nel 2020, che non ho trattato in questo.