EDILIZIA e CORONAVIRUS: le indicazioni dell’ANCE per i cantieri edili e la sicurezza dei lavoratori


Cosa ha a che fare il Coronavirus con l’edilizia? Quali sono le indicazioni per le imprese, per i cantieri e soprattutto, per la salute dei lavoratori?

PANORAMICA

Benvenuto in questo articolo extra settimanale rispetto alla solita pubblicazione del lunedì mattino.
Riguarda una situazione straordinaria che è quella che conosci bene o che avrai sentito dire, il Coronavirus.

L’Italia è in emergenza sanitaria a causa del coronavirus o COVID-19.

É una situazione di crisi che tocca tutti i settori, compreso quello che tratto in questo sito, cioè l’edilizia e la casa.
Quindi il mio focus sarà in particolare su come questa situazione di emergenza influenza i cantieri edili e i lavori nell’ambito dell’edilizia.

Recentemente il Presidente del Consiglio Conte ha firmato un DPCM, del 01 marzo 2020 che conferma e proroga delle misure cautelative di contenimento dell’emergenza sanitaria.
(AGGIORNAMENTO 09 marzo 2020: firmato un nuovo DPCM del 09 marzo 2020, dove si estendono le misure di contenimento già adottate allargando di fatto la zona rossa a tutto il territorio italiano, valido dal 10 marzo 2020)

Ad oggi che sto scrivendo, 03 marzo 2020, i comuni indicati come ricadenti in “zona rossa” nel decreto appena firmato dal Presidente del Consiglio sono: Bertonico; Casalpusterlengo; Castelgerundo; Castiglione D’Adda; Codogno; Fombio; Maleo; San Fiorano; Somaglia; Terranova dei Passerini; Vo’. (aggiornamento 09 marzo 2020: tutto il territorio italiano)

Vengono stabilite delle misure speciali da adottare sia nei comuni interessati, ma anche nelle altre zone d’Italia.

Alcune di queste ci interessano direttamente, o almeno interessano l’argomento che tratto in questo sito:

-la sospensione delle attività lavorative anche per le imprese;
-la sospensione del servizio del trasporto merci.

Queste come capirai da solo, toccano direttamente anche l’attività edilizia, quindi i cantieri in corso, quelli in fase di avviamento d’inizio lavori, sia pubblici che privati.

L’ANCE

L’ANCE, l’associazione nazionale costruttori edili, ha pubblicato qualche giorno fa in occasione del primo DPCM di fine febbraio, le indicazioni operative da adottare.

Sono indicazioni che l’associazione da a tutela delle imprese, ma che ritengo siano utili anche per i committenti, i proprietari e i tecnici che operano nei cantieri edili.

Quindi se stai per ristrutturare casa o sono già in corso i lavori , ti consiglio di continuare a leggere fino in fondo, perché ti darò le indicazioni più rilevanti e che ti possono interessare direttamente.

Direttamente o indirettamente le misure di contenimento dell’emergenza possono interessare i cantieri nei comuni di ogni regione, per le mancate forniture dei materiali ad esempio, o per l’interruzione a causa della mancanza della forza lavoro.

Perciò onde evitare sanzioni o violazioni contrattuali, l’ANCE da’ delle indicazioni alle imprese che io ritengo valide anche per i committenti e per i tecnici coinvolti.

I CANTIERI E IL VIRUS

Pochissimi privati e non tutti i tecnici che operano nel settore, conoscono a fondo la normativa per la sicurezza nei cantieri edili.

Il rischio epidemiologico e biologico è uno di quelli da considerare quando si avvia un cantiere edile.

La normativa si occupa prevalentemente e principalmente, della salute dei lavoratori.

Il Dlgs 81 del 2008 e tutte le successive modifiche e integrazioni che sono state fatte nel tempo, più comunemente chiamato testo unico per la sicurezza, regola gli obblighi per la sicurezza nei luoghi di lavoro.

Quello che ti e ci riguarda nello specifico è il titolo IV: “i cantieri temporanei e mobili”.

Nell’ambito della sicurezza ci sono degli adempimenti che riguardano sia le imprese (i datori di lavoro), sia i lavoratori, ma anche i committenti e i tecnici che operano all’interno del cantiere.

Le norme sono valide sempre, non solo nei casi di emergenza.
Anche se le indicazioni che andremo a vedere hanno carattere straordinario, sono un buon esempio di come bisogna affrontare delle emergenze simili in futuro.

Suddividerò l’articolo in base ai contenuti più significativi del documento pubblicato dall’ANCE. Andremo a vedere cosa fare:

-nei cantieri edili privati;
-nelle opere pubbliche;
-per la sicurezza delle persone.

Quindi cosa fare per tutelarsi economicamente dal punto di vista lavorativo, ma anche e soprattutto per la salute dei lavoratori.

REMINDERS

Ricordati di iscriverti al canale YouTube, al Podcast e al Sito.

Con la Newsletter del sito riceverai l’avviso ad ogni nuova pubblicazione e troverai all’interno della mail i link per scaricare i modelli che ho messo a disposizione.
Trovi nella Home l’elenco aggiornato.

Ho anche un secondo canale YouTube dove parlo di argomenti extra-professionali, dei miei interessi personali, dagli un’occhiata e iscriviti.

Infine iscriviti al canale Telegram e seguimi su Instagram, Facebook e Linkedin.

EDILIZIA PRIVATA

L’ANCE, con un documento del 20 febbraio 2020, ha dato delle indicazioni operative alle imprese per affrontare l’emergenza COVID-19 o meglio conosciuto Coronavirus.

Sono delle misure cautelative che salvaguardano da eventuali conseguenze negative, dovute alla sospensione dei lavori.

Questo perché in caso di sospensione delle attività, potrebbero sorgere dei problemi con gli impegni e le scadenze da contratto, o le procedure edilizie.

Le indicazioni riguardano sicuramente i comuni che ricadono in “zona rossa”, nell’elenco che ti ho scritto prima, ma anche nei cantieri colpiti indirettamente, ad esempio in altre zone d’Italia, che dipendono da attività lavorative o di approvvigionamento di materiali provenienti dalla zona interessata e “bloccata”.

Comunicazione al Comune

Se sei committente il suggerimento è:

-di comunicare al Comune di rinviare l’inizio lavori (nel caso le opere non siano ancora state avviate, ma burocraticamente è stata data già la comunicazione);

-di sospendere i lavori (se sono in corso);

-di chiedere eventualmente la modifica della rateizzazione degli oneri.

Nella comunicazione devi indicare le motivazioni per le quali chiedi la sospensione o il rinvio.

Quando riprenderai le attività e riavvierai il cantiere, è consigliabile fare una ulteriore comunicazione al Comune.

L’ANCE inoltre avverte che in mancanza di specifici provvedimenti da parte degli enti, la sospensione o la proroga non è automatica.
Interpreto questo avviso come un voler sottolineare l’importanza delle comunicazioni verso gli enti e tra i soggetti che operano nel cantiere.

Comunicazione al committente e al Direttore Lavori

Se effettui invece i lavori per un privato, o sei colui che commissiona l’opera, devi sapere che:

-è necessario che l’impresa comunichi tempestivamente la sospensione dei lavori al direttore lavori, al committente e alle imprese eventuali sub appaltatrici. Sospensione da annotare nel diario dei lavori;

-l’impresa, o il soggetto, in caso di subappalto, deve effettuare la comunicazione all’impresa appaltatrice e solo per conoscenza al direttore lavori e alla committenza;

-nella comunicazione va indicato il periodo di sospensione presunto e la motivazione (ad esempio la mancata fornitura dei materiali, come ti ho detto poco fa, derivante dalle difficoltà logistiche, ma anche per l’impossibilità dei soggetti di accedere al cantiere).

La comunicazione deve avvenire con prova di ricezione da parte del destinatario, quindi o tramite PEC (posta elettronica certificata) o tramite raccomandata con ricevuta di ritorno, o nelle modalità particolari che sono eventualmente indicate nel contratto.

In caso di preliminari di compravendita

In caso di preliminare di compravendita di un immobile che è ancora da realizzare o da completare, nel suo contenuto è solitamente indicata la fine lavori o la data di consegna.
Legata a penali importanti.

Quindi anche in questo caso si rende necessario fare una comunicazione di sospensione dei lavori tempestivamente, al promissario acquirente, chiedendo inoltre di ridefinire i termini non appena possibile.

OPERE PUBBLICHE

Fin’ora abbiamo parlato dei cantieri commissionati per opere private.

Per quanto riguarda le opere pubbliche invece, dove le procedure sono particolari, devi regolarti diversamente.

In fase di gara, con i termini ancora aperti, puoi chiedere alla stazione appaltante la sospensione della procedura, oppure una proroga dei termini di presentazione dell’offerta.

Se invece i lavori sono in fase di esecuzione, puoi sollecitare il Responsabile Unico del Procedimento (il RUP) all’adozione di un provvedimento di sospensione.

Questo sempre per evitare eventuali penali legate al ritardo della consegna dei lavori.

Indicazioni valide sia per i cantieri direttamente all’interno della “zona rossa”, che per i cantieri ricadenti in aree diverse che possono subire indirettamente le conseguenze delle misure di contenimento dell’emergenza sanitaria in corso.

LA SICUREZZA

Come ultime indicazioni utili per chi opera nei cantieri in questo periodo di emergenza da Coronavirus, vediamo quelle per la salute e la sicurezza delle persone, dei lavoratori.
Il più importante dei punti, perché non bisogna mai dimenticare che l’obiettivo principale è salvaguardare le persone.

Come ti accennavo prima, è il fondamento del testo unico per la sicurezza e anche nella comunicazione ANCE ci sono delle raccomandazioni a riguardo.

Visto il particolare grado di diffusione dell’epidemia, il consiglio è di tenersi costantemente informati sui provvedimenti adottati dalle istituzioni:

-i decreti del Presidente del Consiglio;
-le ordinanze delle regioni;
-le indicazioni del’OMS, l’organizzazione mondiale della sanità.

É necessario che i datori di lavoro, i titolari dell’impresa, informino i lavoratori sulle regole fondamentali di igiene e prevenzione.
Quelle riportate dal Ministero della Salute e riportate nello stesso documento dell’ANCE.

É necessario inoltre predisporre accorgimenti o regolamenti particolari per controllare l’accesso ai luoghi delle imprese.

Inoltre i lavoratori devono essere consci, che se hanno sintomi influenzali o difficoltà respiratorie, è necessario che contattino il proprio medico o chiamino il numero 1500 o il 112.

A presto.

grazie

Danilo Torresi

Lascia un commento