Quali sono gli immobili sui quali si può applicare il Superbonus 110%? Quali sono le caratteristiche delle unità immobiliari che possono accedere alle agevolazioni del Decreto Rilancio?
PANORAMICA
In questo articolo ti descriverò le caratteristiche degli immobili che possono accedere al super bonus 110% del Decreto Rilancio. Quali unità
immobiliari sono riconosciute e cosa cambia tra tipologia e tipologia.
Focus su una parte specifica del Superbonus del quale ti ho parlato nei due articoli principali.
“SUPERBONUS 110%: Ecobonus Sismabonus Cappotto Caldaie APE – come funziona: aggiornamento luglio 2020”
“SUPERBONUS 110%: Fotovoltaico Asseverazioni Cessione del Credito Sconto in Fattura”
Argomenti approfonditi dalla recente circolare 24/E del 8 agosto 2020 dell’Agenzia delle Entrate.
Nell’articolo precedente ho trattato la prima parte del documento andando a vedere chi ha diritto al bonus – i soggetti.
Oggi invece vedremo l’oggetto del Superbonus, gli immobili, i condomini, gli edifici unifamiliari e quelli funzionalmente indipendenti.
Ponendo particolare attenzione alle precisazioni fornite dall’Agenzia.
Suddividerò l’articolo in quattro parti:
1) la tipologia di intervento in base all’immobile;
2) l’edificio unifamiliare e unità “funzionalmente indipendente” che cosa si
intende;
3) i condomini con unità non residenziali;
4) cosa significa “solo per edifici esistenti”.
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1) LA TIPOLOGIA DI INTERVENTO IN BASE ALL’IMMOBILE
Il superbonus 110% spetta per alcuni interventi volti alla riqualificazione energetica degli edifici residenziali. Interventi che se realizzati permettono di portarne altri nella stessa percentuale.
Oramai è uso comune chiamarli trainanti e trainati.
Oltre a questi anche gli interventi antisismici possono essere
agevolati con il Superbonus.
Le agevolazioni che sono state introdotte per edifici residenziali variano in base alla tipologia di intervento e di fabbricato.
Le distinzioni riguardano in particolar modo gli interventi energetici e vengono distinti in:
a)interventi sulle parti comuni in condominio;
b)interventi sugli edifici unifamiliari e le pertinenze;
c)gli interventi sulle unità immobiliari “funzionalmente indipendenti” e le
relative pertinenze, inserite in contesti plurifamiliari;
d)gli interventi sulle singole unità residenziali e relative pertinenze nei condomini.
Per le prime tre sono riconosciuti, in modalità differente tra loro, sia gli interventi trainanti che quelli trainati.
Per la quarta valgono solo quelli trainati.
Per il Sismabonus invece bisogna fare un discorso a parte.
Innanzitutto l’edificio deve essere ubicato in una delle tre zone sismiche
riconosciute, la 1, la 2 o la 3. Va inoltre considerato l’intero edificio, al di la se condominio o unifamiliare.
Tra gli immobili residenziali ne vengono esclusi alcuni che hanno determinate categorie catastali:
-A/1, abitazioni di tipo signorile;
-A/8, le ville;
-A/9, i castelli e particolari palazzi storici.
Queste tre categorie sono escluse dal Superbonus, ma possono comunque rientrare nelle agevolazioni già vigenti.
2) EDIFICIO UNIFAMILIARE O UNITA’ “FUNZIONALMENTE INDIPENDENTE”
Vediamo ora le caratteristiche di un edificio unifamiliare o di un’unità “funzionalmente indipendente”.
La circolare 24/E precisa che cos’è un edificio unifamiliare: è quell’unità immobiliare di proprietà esclusiva, indipendente, con uno o più accessi, destinata ad un singolo nucleo familiare.
In pratica una casa singola isolata.
L’unità “funzionalmente indipendente” invece, si riferisce alle villette a schiera, ma anche a quegli appartamenti in edifici condominiali o plurifamiliari
con determinate caratteristiche.
L’immobile deve essere dotato di impianti tecnologici di proprietà esclusiva, ad esempio luce, acqua e gas.
Inoltre deve avere un accesso o più accessi autonomi dall’esterno.
Che cosa significa?
Significa che l’appartamento deve essere o accessibile direttamente dalla strada o da un cortile o da un giardino di proprietà esclusiva.
Purtroppo la circolare non chiarisce che cosa succede in caso di corte comune, al di la se c’è una recinzione o meno che la delimita.
Non specifica inoltre l’accesso attraverso una scala esclusiva che però parte sempre da una corte di proprietà comune.
Sono ancora dell’idea, ed è un mio parere personale, che anche l’ingresso o la scala esclusiva su corte comune identifichi l’immobile come “funzionalmente indipendente”.
Non necessariamente quindi da strada o corte privata.
Capisco anche che descrivere tutte le casistiche sarebbe stato impossibile. Ci verranno in aiuto gli interpelli.
La circolare si limita a dire che le unità immobiliari di questa tipologia (funzionalmente indipendenti) debbono avere i requisiti di “indipendenza funzionale” e di “accesso autonomo dall’esterno”, indipendentemente se in un contesto plurifamiliare costituito in condominio o meno.
Quindi anche un appartamento inserito in un contesto con più unità immobiliari, che abbia queste caratteristiche di indipendenza, può usufruire del Superbonus 110% autonomamente.
Sia per gli interventi trainanti che quelli trainati.
Attenzione però, stiamo parlando solo di quelli energetici.
Il Sismabonus deve sempre riguardare l’intero edificio visto che si andrà ad
intervenire sulle strutture.
3) CONDOMìNI CON UNITA’ NON RESIDENZIALI
Passiamo ora ai condomìni e vediamo come vengono considerate quelle unità non residenziali o riferite ad attività.
È ormai chiaro che la norma distingue nettamente gli interventi sulle parti
comuni da quelli sulle singole unità.
Singole unità residenziali che non possono essere riferibili ad attività di impresa, arti o professioni.
Pensiamo ai negozi, ad un magazzino di un’impresa, agli uffici di un’attività.
Tutti questi sono esempi di unità che non possono accedere al Superbonus 110%.
A meno che gli interventi non riguardino le parti comuni degli edifici in cui sono ubicati, ma con dei limiti.
Quando si interviene sulle parti comuni di un edificio, questo deve essere considerato residenziale nella sua interezza.
È differente se oltre alle abitazioni nel condominio ci sono immobili strumentali o legati ad attività.
La circolare individua una percentuale che fa da spartiacque tra:
a) dare la possibilità di detrarre le spese per gli interventi sulle parti comuni anche ai condòmini possessori o detentori di unità non residenziali;
b) limitare l’accesso al Superbonus alle sole unità abitative di persone fisiche.
Cerchiamo di capire meglio.
In un condominio dove la superficie complessiva delle unità residenziali è
superiore al 50% della totale, anche i condòmini di unità legate
ad attività o strumentali possono accedere alla detrazione 110% per le spese sulle parti comuni, purché sostengano la spesa.
Se la superficie abitativa invece è inferiore (o pari aggiungo io)
al 50% della totale, allora potranno essere ammessi alla detrazione 110% solo i condòmini di unità ad uso abitativo.
Quindi solo chi possiede o detiene un appartamento.
-Sopra il 50% detraggono tutti.
-sotto, solo gli immobili residenziali.
Inoltre anche se sei affittuario o proprietario di sole pertinenze, come ad esempio un box auto o un magazzino o un deposito, ti spetta comunque la detrazione sulle parti comuni, sempre che concorri al sostenimento della spesa.
Attenzione però, come ti ho già detto nell’articolo precedente, l’Agenzia ha introdotto una nuova interpretazione dei condomìni quando questi sono di un’unica proprietà.
Ne ho parlato anche in un video nel mio secondo canale YouTube.
4) COSA SIGNIFICA “SOLO PER EDIFICI ESISTENTI”?
Come tutte le agevolazioni – quelle per il recupero del patrimonio edilizio, il sismabonus, l’ecobonus, il bonus facciate – anche per il Superbonus gli immobili devono essere esistenti.
Cioè devono riguardare edifici completi, agibili, o che in qualche modo lo sono
stati.
Sono escluse le nuove costruzioni, comprese quelle in corso o sospese e mai completate.
Su cosa si intende per “esistenti”, se ne potrebbe parlare per ore. Come indicazione generale direi che l’immobile dovrebbe quantomeno avere l’agibilità.
Oppure se realizzato in epoca antecedente alla legislazione, che comunque sia stato utilizzato per il suo scopo, anche se al momento potrebbe essere solo
rudere.
PER APPROFONDIRE “AGEVOLAZIONI RECUPERO RUDERE: detrazione per ristrutturazione fabbricato diruto unità collabente”
Per la parte energetica è necessario che l’immobile sia già fornito di un impianto di riscaldamento o produzione di acqua calda.
A tal proposito ti consiglio di andarti a leggere la nuova definizione di impianto termico pubblicata nel sito dell’ENEA, te la lascio in descrizione.
Prima di prendere qualsiasi decisione contrattuale o economica, è opportuno che
ti affidi e che incarichi il tuo tecnico, o più tecnici, per verificare lo stato
dell’immobile nella sua interezza, per verificare la situazione burocratica, autorizzativa e manutentiva, e solo poi decidere insieme la tipologia di interventi da effettuare.
A presto.
grazie
Salve,
Devo intervenire su una unità abitativa con doppio accesso indipendente situata al primo piano di uno stabile dove al piano terra sono situati magazzini e garage. L’intero stabile è di un unico proprietario. Impianto di riscaldamento e idrico esclusivo dell’abitazione, ma elettrico comune.
Posso considerare l’unita immobiliare come un’abitazione unifamiliare?
Buongiorno, su una villetta singola (anni 60) appena acquistata che si sviluppa su 2 piani – Piano terra altezza 2 mt con garage, cantina e disbrigo e piano primo altezza 3 mt con appartamento. Volendo fare il cappotto su tutto lo stabile, la porzione al piano terra (non riscaldato per legge) rientra nella agevolazione?…a riguardo ho letto in giro di tutto e di più. Grazie mille
Ciao Luca. Il Superbonus è per le abitazioni e le relative pertinenze, però se parliamo dell’Ecobonus 110% il prerequisito è che sia dotato di impianto di riscaldamento funzionante
ciao Danilo,
Io ho un edificio cosi composto:
primo piano unita abitativa funzionalmente indipendente
piano terra due unita accatastate come deposito(C2) però una di queste non è di mia proprietà.
Posso accedere all’ ecobonus 110% per l’appartamento al primo piano?
Grazie
Ciao Gianluigi. Potenzialmente si se il piano primo è funzionalmente indipendente e con almeno un accesso autonomo esterno. Quale era il tuo dubbio?
Buonasera Danilo e complimenti per il sito che presenta molti contenuti interessanti. Ho un quesito riguardo la mia situazione che i vari professionisti a cui ho chiesto non mi sanno risolvere.
Io e mia sorella abbiamo la nuda proprietà (50% ciascuno) e mia mamma l’usufrutto, di una casa in zona agricola in Toscana classificata come A/3 classe 5 al piano primo (due camere+cucina+bagno) e, al piano terra invece, classificata come C/2 classe 2 (ci sono dei magazzini e la taverna che hanno una altezza di 2,30 e che usiamo come taverna/garage e sono riscaldati).
L’edificio è degli anni ’80 fatto in mattoni pieni con caldaia a gas e vorremmo riqualificarlo (cappotto, finestre, pompa di calore e fotovoltaico) perchè abbiamo un altra casa, fatta con le nuove concezioni e accortezze, e non vorremmo perdere l’opportunità di sistemare anche questa. Leggendo il tuo articolo credo rientriamo nella situazione Abitazione+Pertinenza e quindi (pur rimanendo nei limiti di un singolo edificio) possiamo fare i lavori (e beneficiare del 110%) sia per il piano primo che per il piano terra giusto?
Qual’è il tuo parere?
Grazie,
Federico.
Ciao Federico. Da ciò che mi hai descritto la tua è una casa unifamiliare, quindi avrai un massimale per ciascun intervento. Le pertinenze nelle unifamiliari non fanno da moltiplicatore.
Buongiorno Danilo con la presente per chiedere info sulla mia situazione, villetta con 1 appartamento p.t. e 1appartamento al primo piano con solaio, accatastati separatamente e 2 proprietari ognuno al 100% di proprietà, entrata da strada per vialetto con giardino in comune, porta d’entrata in comune accesso alla corte e vano scala regolato con atto notarile art. 1117 c.c. (condominio).Immobili funzionalmente indipendenti (luce, acqua, gas) ma no accesso autonomo, rientriamo nel bonus 110% per fare il cappotto e altri interventi?
Grazie dell’eventuale risposta
Cordiali Saluti Claudio
Ciao Claudio. Da ciò che hai descritto l’edificio si configura come un condominio minimo. Per accedere al Superbonus quindi dovrai rispettare le conseguenti regole. Ora sulla possibilità di accesso o meno non so risponderti, i fattori possono essere tanti e non solo quelli che mi hai elencato. Incarica un tecnico per una valutazione preliminare.
Buongiorno Danilo,pongo una questione inerente al fotovoltaico cui l’ingegnere asseveratore ed io ,fruitore del superbonus,diamo interpretazioni opposte.In sostanza, facendo come intervento trainato (pompa di calore,cappotto sono già previsti ,ape iniziale e ape finale prevista già fatta) l’impianto fotovoltaico sulla mia casa indipendente so che il tetto massimo di potenza installabile è 20 kw. Per farla breve l’ingegnere sostiene che ,siccome il fabbisogno medio stimato di casa è inferiore alla potenza che vorrei installare (per poi accumularla nelle batterie ) non posso installare questi benedetti 20 kw NOMINALI ma devo assestarmi sui 10 kw NOMINALI. Già previsto impianto trifase,colonnine etc.Mi chiedo se ci sia una norma ben specifica che correla la potenza installabile con una stima dei consumi stimati per casa mia. Scrivo NOMINALI perchè lo sviluppo del tetto è tale che installati 20kw raggiungerei a stento i 15 effettivi e come sappiamo bene solo in momenti particolari e limitati dell’anno e del giorno. Tralascio il discorso batterie di accumulo,comunque previste e altre ovvietà. Grazie molte dell’eventuale risposta.
ciao Giovanni. Non posso risolverti io il tuo dubbio. Il mio consiglio è di affidarti ad il tecnico che hai incaricato e chiarire con lui
buon giorno con la presente per chiedere delle info piu dettagliate io e mia moglie abbiamo acquistato una casa e aderire al 110 però la casa e cosi composta al primo piano vi e un negozio attualmente vuoto mentre al primo piano casa nostra entrambi con le utenze divise tetto di mia propietà volevo capire se posso usufruire oppure no io volevo installare caldaia ibrida con pompa di calore abbinata a panelli solari.
ciao Attilio. Dalla descrizione presumo dalla descrizione che si tratta di un’abitazione funzionalmente indipendente perciò hai buone possibilità di accedere. Ti risponderò meglio con un video nel canale YouTube https://www.youtube.com/c/DaniloTorresi che sarà riservato agli abbonati. Puoi abbonarti e verificare le condizioni qui https://www.youtube.com/channel/UCUAj1wFldLGfzFrZUgqEq_Q/join
Buongiorno,
sono comproprietaria di un’abitazione unifamiliare in cui l’altro comproprietario è una Società di persone (di cui sono socia), essendo io una persona fisica, posso usufruire del bonus del 110% nel caso sostenessi io tutte le spese?
Grazie in anticipo della cortese risposta
Elisa
ciao Elisa. La domanda esula dalle mie competenze e non so risponderti con assoluta certezza. Dovresti chiedere ad uno studio commerciale.
Buongiorno Danilo,
Sono il proprietario di una villetta bifamiliare, due case comunicanti che però sono dotate di due numeri civici e due entrate distinte, indipendenti.
I requisiti per ottenere gli incentivi ci sono, ma posso usufruire dell’ecobonus per una sola parte o entrambe?
Grazie, cordiali saluti.
Buonasera,
volevo fare una domanda, io volevo fare questo tipo di laavori sulla casa dei miei nonni, che ora non ci sono piu, intestata a mia mamma.
è una casa abbastanza datata, ristrutturata dopo il sisma del 98.
all’interno troviamo un camino, e uno scaldabagno per l’acqua sanitaria. non dotata di impianto di riscaldamento.
potrei richiedere il superbonus?
si trova nel centro storico di un paesino con accesso diretto dalla strada principale.
divisa su 3 livelli, con 1 stanza per piano.
grazie
Giusi
ciao Giusi. Fai valutare ad un tecnico se l’impianto di riscaldamento può essere considerato tale. Sono scettico a causa della conformazione dell’edificio, però saresti più sicura dopo una valutazione.
Buonasera possiedo una villetta posta su due piani :piano terra dove ho abitabilità e piano interrato (tipo taverna) altezza 2.25 dove al catasto risultano essere inseriti tutti i locali come cantina e due lavanderie?
Posso usufruire del 110% per l’intero involucro considerando che voglio fare il cappotto, infissi ef impianto ibrido?
Grazie
Buongiorno Danilo, abito in un condominio dove al piano terra ci sono negozi e ai piani superiori abitazioni (più del 50% è residenziale). Dei 5 negozi, 4 sono affittati ma i muri sono di proprietà di una persona fisica che quindi potrà detrarre la sua quota sui lavori eseguiti sulle parti comuni (il cappotto quindi); l’altro negozio è di proprietà di una società (una S.A.S.) che a sua volta ha affittato i locali ad un’altra società, in questo caso la proprietaria del negozio essendo una società può usufruire del superbonus per la sua quota sugli interventi sulle parti comuni?
Grazie.
Veronica
ciao Veronica. La legge ammette alle detrazioni sulle parti comuni anche gli immobili non residenziali, presumo al di la della natura giuridica del soggetto. Però ti consiglio di chiedere ad un Commercialista per avere una risposta più autorevole
Buongiorno Danilo, sono proprietario di un edificio formato da un’ abitazione affiancata ad un negozio. Abitazione e negozio sono indipendenti sia come accessi che come impianti. Unica cosa in comune è il terrazzo dell’abitazione che fa da tetto al negozio. Posso usufruire del superbonus per l’abitazione. L’abitazione può essere considerata un ‘edificio unifamiliare?
Grazie Giamluca
ciao Gianluca. Da ciò che mi hai descritto sembra proprio che possa essere considerata indipendente e quindi potenzialmente accessibile al 110% come singola unità. Magari ti risponderò anche in un video nel secondo canale YouTube
ho un casale con un parco ed in mezzo a questo un immobibile autonomo con ingresso indipendendente ed accatastato C/2. Vorrei intervenire solo su questo.
Anche se all’interno sono presenti due stufe a legna ed un camino, penso non si possa prevedere la possibilità di eseguire interventi legati all’ecobonus 110%. in quanto non si configura la presenza di un impianto esistente di riscaldamento.
Per quanto riguarda il sismabonus posso accedere alle detrazioni al 110 % eseguendo per esempio un intervento trainante (intervento sismico generico o demolizione e ricostruzione configurato com econsolidamneto sismico nel progetto e non come ricostruzione)?
Piu semplicemente posso intervenire con il sismabonus al 110% solo esclusivamente su una pertinenza C/2 indipendente senza coinvolgere la casa principale?
grazie
Gianni
ciao Giovanni. Non so ancora risponderti con certezza. Il Superbonus riguarda gli edifici residenziali e relative pertinenze, perciò presumo di si
l’assenza dell’impianto termico in un fabbricato unifamiliare esclude completamente il superbonus??
ciao Angelo. Esclude il Superbonus energetico, non quello antisismico
vorrei acquistare un edificio , già inserito nei beni storici del piano regolatore urbano. Detta casa è accatastata in categoria A7. E’ possibile di usufruire del superbonus 110%? Altra domanda: vi è il rischio che facendo qualche lavoro interno come l’abbattimento di un muro non portante tra due piccoli bagni per realizzarne uno solo, si possa passare a categoria A8 a fine lavori? Cosi mi è stato paventato da professionista.
ciao Luigi. Sono domande alle quali non posso risponderti, perché non ho elementi sufficienti. Se il tuo tecnico ti ha detto che passerai ad A/8 probabilmente sarà così
Buongiorno
Nel caso di edificio su 2 piani con 2 abitazioni con entrate indipendenti, ma con garage sotterraneo condiviso. Si può considerare come abitazioni unifamiliari o come condominio?
Graxie
ciao Dario. È un minicondominio, composto da due unità funzionalmente indipendenti. Quindi in base agli interventi dovranno essere considerati come singole unità o condominio. È un discorso complesso da evadere in poche righe
Buongiorno Danilo,
ti descrivo la mia situazione: cortile rettangolare comune (oggi usato per i posti auto), su tre lati del quale si affacciano i corpi di fabbrica (tipo cascina lombarda, per intenderci); al cortile si accede dalla strada con cancello elettrico. L’unità immobiliare che mi interessa per acquisto è un cielo-terra (taverna+PT+P1+sottotetto al rustico) inserito in uno dei corpi di fabbrica (quindi a destra e sinistra confina con altre unità immobiliari) ed ha il suo ingresso indipendente direttamente dal suddetto cortile ed è autonoma a livello impiantistico (ci sono spese condominiali, ma relative alla manutenzione del cortile e delle parti comuni).
Quindi cortesemente ti chiedo delucidazioni sui seguenti aspetti: 1) è possibile considerare questa unità “funzionalmente indipendente”? 2) Eseguire la coibentazione del tetto dall’interno del’unità (ovvero rivestire tutto il sottotetto oggi rustico con pannelli isolanti e contro-pareti in cartongesso, sia nelle parti inclinate che in quelle verticali) consente di rientrare nel Superbonus? E riguardo alle pareti della taverna che fanno salire umidità dal suolo, quali interventi migliorativi possono rientrare nel Superbonus? (la soletta controterra è già dotata di vespaio areato).
Grazie Mille per l’aiuto
ciao Andrea. Proverò a risponderti in un video nel secondo canale.Tieni presente comunque che le variabili in gioco sono molte e queste risposte te le può dare solo un tecnico che farà un sopralluogo, verificherà i documenti e studierà gli interventi più opportuni.
Gent.mo Danilo, innanzitutto ti ringrazio per l’articolo. Purtroppo più di un professionista non è in grado di dirmi se l’immobile di mia mamma dove ho la residenza e il comodato gratuito può essere oggetto di riqualificazione con il 110%.
Si tratta di una abitazione indipendente del 1965 con giardino ed un solo accesso alla strada comunale mediante cancello scorrevole. A sua volta l’abitazione è composta da due appartamenti cat. A/2 (uno sopra l’altro), entrambi di proprietà di mia mamma, fisicamente separati e con porta d’ingresso che dà sul giardino. La scala per l’appartamento superiore è esterna. Vi è un garage per una auto, una cantina ed un vano caldaia separati, un unico impianto di riscaldamento con due pompe, un solo contatore per le utenze a mio nome. Si tratta di capire se posso io o mia mamma beneficiare del superbonus in quanto mi dicono si tratta di un “condominio naturale”. Ti ringrazio in anticipo per l’aiuto.
ciao Leonardo. Se ci sono due categorie A e tutti gli immobili sono della stessa proprietà, ad oggi queste situazioni sono escluse dal Superbonus. Totalmente. Domani pubblicherò un articolo in tal senso
Buonasera Danilo,
sto acquistando un appartamento piano terra all’interno di un contesto condominiale. L’immobile dispone di un giardino ad uso esclusivo recintato (con una rete) che da sul parco condominiale. Attraversandolo si potrebbe entrare ed uscire dal contesto condominiale. Al momento la recinzione impedisce di passare dal contesto esclusivo a quello condominiale ma sono disposto anche a valutare di non recintarlo completamente o a chiedere all’assemblea dei condomini la possibilità di realizzare un cancello pagando tutti gli oneri del caso, se questo mi consente di accedere al bonus 110%. A tuo parere, pensi sia fattibile? (per il resto ha impianti autonomi)
ciao Michael. Il problema a mio parere è che la corte esclusiva è accessibile da una parte comune. La norma parla di accesso su strada o corte privata. Prudentemente ad oggi non considererei queste situazioni come “funzionalmente indipendenti”
ciao Danilo,
Io ho una casa indipendente su 2 livelli, piano terra garage e piano primo l appartamento, vorrei realizzare un cappotto per tutto il perimetro dell abitazione(pt +p1)
Il cappotto del Pt garage rientrerebbe nel superbonus 110%?
Grazie tante per la disponibilità, buona giornata
ciao Maria. Essendo casa+pertinenza vale come uno. Si applicano le regole delle case unifamiliari (che di fatto è), perciò 50.000 euro di tetto massimo. Per forza di cose lo farai anche esternamente al garage, non è vietato
Ciao Danilo, vorrei recuperare a fine abitativo un terzo piano sottotetto/stenditoio (attualmente allo stato grezzo e non ancora accatastato) realizzato tra il 1997 ed il 2000 con regolare concessione edilizia insieme al secondo piano sottostante, ma per i quali non è mai stata richiesta l’agibilità (all’epoca abitabilità). Inoltre, considerato che il primo piano è stato realizzato alla fine degli anni settanta e regolarizzato con concessione in sanatoria (del quale sono in parte proprietario), quali detrazioni potrei richiedere e quale sarebbe il migliore percorso burocratico da seguire sempre per accedere alle stesse detrazioni?
ciao Bruno. Come primo passo direi di verificare la legittimità e la conformità dei piani dove vuoi intervenire e sui quali mi sembra di capire ci sia qualche dubbio. Dopo di che valuta insieme ad un tecnico gli interventi più opportuni in base alle tue esigenze e ai tuoi scopi