Frazionare l’unità immobiliare unifamiliare per accedere alla scadenza 2023 del Superbonus è consentito?
Il Superbonus per le unifamiliari è scaduto il 30 giugno scorso. Solo se verrà raggiunto uno stato di avanzamento dei lavori di almeno il 30 per cento al 30 settembre potranno essere agevolate anche le spese sostenute fino al 31 dicembre 2022.
I condomini e gli edifici di unica proprietà composti da 2 a 4 unità invece hanno la scadenza prorogata al 31 dicembre 2023, e poi a scalare con le percentuali fino al 2025.
Perso il treno per le singole unità quindi, molti cercano soluzioni per poter comunque usufruire del Superbonus. Trovando spesso la strada del frazionamento prima dei lavori così da usufruire di più massimali ed una scadenza lunga. Ma è consentito?
L’Agenzia delle Entrate con la circolare 23 del 2022 afferma che: “In assenza di una espressa previsione normativa al riguardo, è possibile fruire del Superbonus anche nell’ipotesi in cui, prima dell’inizio dei lavori, il contribuente suddivida in più immobili un’unica unità abitativa. Ad esempio, l’unico proprietario di un edificio può, prima dell’inizio dei lavori, frazionarlo in più unità immobiliari distintamente accatastate al fine di beneficiare di un limite di spesa più elevato.”
Tutto molto bello, ma c’è un passaggio successivo che mette in guardia da un utilizzo improprio del bonus. Te ne parlo nel video
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