Come sarà il Superbonus nel 2023? Arrivano le prime indiscrezioni dalle forze politiche con percentuali tra il 60 e il 70%. Corretto leggermente il tiro dalle precedenti di Giorgia Meloni comunque non superiori all’80% focalizzate sulla prima casa.
A seguito delle elezioni del 25 settembre che hanno decretato la vittoria del centrodestra ed in particolare di Fratelli d’Italia, arrivano le ultime notizie sul Superbonus e sulle modifiche che verranno fatte dal nuovo Governo in corso di formazione.
L’ultima indicazione sulla data per il “Governo Meloni” è al 20 ottobre, da lì in poi sarà una corsa per la stesura della manovra di fine anno che porterà (si presume) numerose modifiche alla normativa sui bonus edilizi.
Dalla dichiarazione della stessa leader di FDI i punti sui quali si focalizzeranno le modifiche saranno quattro:
1) modifiche immediate per tutelare gli “esodati Superbonus” e cioè coloro che hanno crediti e cantieri bloccati. Quindi sbloccare la cessione del credito ed i lavori.
2) Mentre per chi ha già avviato i lavori 110% non saranno fatte modifiche alla normativa al Superbonus, per i nuovi saranno principalmente orientate alla “prima casa”, per la quale probabilmente verrà riservato un bonus più alto.
3) Altro punto riguarda la semplificazione e la riduzione degli adempimenti burocratici, sempre tenendo in considerazione la lotta alle frodi.
4) Quarto e ultimo punto: uniformare i bonus edilizi, prevedendo una percentuale non superiore all’80% in modo da essere sostenibile nel lungo periodo.
Tra le righe si legge quindi che le modifiche non riguarderanno solo il Superbonus, ma anche gli altri – bonus casa, Sismabonus, Ecobonus, Bonus Facciate.
Questi erano i contenuti principali del video della stessa Meloni pubblicato il 17 settembre scorso.
Negli ultimi giorni le indiscrezioni trapelate riguardano delle percentuali riviste che oscilleranno tra il 60 e il 70%, orientate alla prima casa e diversificate anche in base al reddito.
Ribadita la tutela per le situazioni in essere con lo sblocco dei crediti e dei cantieri.
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grazie
Il bonus 110 secondo mè deve essere dato a proprietari che anno un reddito effettivo di meno di 10.000,00 euro a prescindere dal valore della casa, che può valere anche 300.00, mila euro ma se non ha i soldi per fare quei lavori di adeguamento sismico o lavori di manutenzione un p’ò costose la casa va in rovina e non piu riparabile, alcune persone anno pensione di 515,00 euro al mese come puo riparare la casa, fino a oggi chi ha percepito il 110 sono la maggior parte persone che prendono minimo 3.000,00 euro al mese e magari lavora anche la moglie. C’è stata una male programmazione, e ora cosa si fà. desidererei una risposta
GRAZIE X GLI AGGIORNAMENTI