Il Decreto Aiuti quater – DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022, n. 176 – in corso di conversione in legge, ha modificato la disciplina del Superbonus per il 2023 portando l’aliquota dal 110 al 90%. In corso di conversione alcuni emendamenti puntano a modificarne i contenuti spostando la presentazione della CILAS al 31 dicembre.
Il Decreto Aiuti quater – DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022, n. 176 – in corso di conversione in legge, ha modificato la disciplina del Superbonus per il 2023 portando l’aliquota dal 110 al 90%.
Eccezione alla regola solo per condomini ed edifici di unica proprietà che potranno mantenere il 110% anche per tutto il 2023 solo se hanno presentato la CILAS (il titolo in caso demolizione e ricostruzione) al 25 novembre 2022.
Contenuto che ha scatenato la corsa alla presentazione delle pratiche che per i condomìni richiedeva contestualmente la delibera approvata e adottata.
In questi giorni è in corso la discussione al Senato e si stanno presentando gli emendamenti che propongono delle modifiche al Decreto.
Le proposte, che arrivano proprio dalla maggioranza convergono su due punti:
1) Lo sblocco dei crediti incagliati attraverso la compensazione con gli F24, come già proposto da ABI e ANCE.
In pratica la soluzione della spalmatura in 10 anni non viene ritenuta una soluzione utile.
2) Lo spostamento al 31 dicembre 2022 – già prevista al 25 novembre – della data entro la quale verrà ritenuta valida la presentazione della CILAS per mantenere il 110% anche per il 2023 (ricordo che riguarda solo condomini ed edifici da 2 a 4 unità di unica proprietà). Alternativamente prevedere un periodo di 15 giorni per la presentazione a partire dall’entrata in vigore della legge di conversione.
Delle due, la seconda è sicuramente quella più sentita dal mondo edilizio e da tutti coloro che stanno lavorando da settimane (o mesi) a progetti per i quali hanno visto sfumare 20 punti percentuali dall’oggi al domani, con conseguente lavoro vanificato.
La terza corsia di modifiche al decreto sembra puntare, di nuovo, alla responsabilità solidale dei cessionari.
Argomento ampiamente discusso nei mesi scorsi e che, con le modifiche apportate dalla legge di conversione del Decreto aiuti bis decreto-legge 9 agosto 2022, n. 115, avrebbe dovuto far ripartire il meccanismo della cessione del credito, ma che in realtà non ha sortito nessun effetto.
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