Scopri come funziona la cessione del credito per il Superbonus e per gli altri bonus edilizi, le limitazioni e le responsabilità dei cessionari. Conosci i dettagli sulla fruizione in 10 anni e il finanziamento garantito dallo Stato. Impara a gestire il blocco attuale del mercato della cessione del credito con le ultime norme e le circolari dell’Agenzia delle Entrate.
Se stai pensando di effettuare lavori di ristrutturazione o di efficienza energetica nella tua casa, allora è importante conoscere come funzionano i bonus fiscali disponibili e come sfruttarli al meglio. In questa guida, ti fornirò informazioni dettagliate su come funziona la cessione del credito, i bonus fruibili tramite cessione e sconto, i bonus che non possono essere fruiti con queste modalità, e il blocco attuale del meccanismo della cessione del credito. Ti guiderò passo passo attraverso i vari aspetti delle agevolazioni fiscali, per aiutarti a capire come utilizzare al meglio queste opportunità per la tua casa.
LE NORME DI RIFERIMENTO ATTUALI
Come proprietario, sai che esistono diverse opzioni per utilizzare i crediti maturati dai bonus edilizi. Una di queste è la cessione del credito, che consiste nel trasferire i tuoi crediti ad altri soggetti, come banche o finanziatori, in cambio di denaro. L’altra opzione è lo sconto in fattura, che ti consente di ottenere uno sconto sul prezzo di acquisto di beni e servizi in relazione ai tuoi crediti.
Con il Decreto Rilancio del 2020, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono state estese anche ad altri bonus edilizi oltre al Superbonus. Inoltre, recenti interventi normativi hanno ulteriormente modificato la disciplina della cessione del credito Superbonus. L’ultimo di questi è il Decreto Aiuti quater del 2022, convertito in legge nel gennaio 2023.
Ti elenco di seguito tutti gli interventi normativi rilevanti che hanno modificato l’art. 119 e 121 del Decreto Rilancio:
- DECRETO-LEGGE 19 maggio 2020, n. 34 convertito con modificazioni dalla L. 17 luglio 2020, n. 77
- decreto-legge 14 agosto 2020, n. 104 (decreto agosto) convertito con modificazioni dalla L. 13 ottobre2020, n. 126
- Legge di bilancio 2021 LEGGE 30 dicembre 2020, n. 178
- DECRETO-LEGGE 6 maggio 2021, n. 59 convertito con modificazioni dalla L. 1 luglio 2021, n. 101
- DECRETO-LEGGE 31 maggio 2021, n. 77 (decreto semplificazioni) convertito con modificazioni dalla L.29 luglio 2021, n. 108
- DECRETO-LEGGE 11 novembre 2021, n. 157 (decreto antifrodi in vigore tra il 12 novembre ed il 31dicembre) ABROGATO
- Legge di bilancio 2022 LEGGE 30 dicembre 2021, n. 234
- DECRETO-LEGGE 27 gennaio 2022, n. 4 sostegni-ter – convertito in LEGGE 28 marzo 2022, n. 25
- DECRETO-LEGGE 25 febbraio 2022, n. 13 (correttivo al DL 4/2022) ABROGATO
- DECRETO-LEGGE 1 marzo 2022, n. 17 – convertito in LEGGE 27 aprile 2022, n. 34 (art. 9-art.28 comma 5-bis – art. 29-bis – art. 29-ter
- DECRETO-LEGGE 17 maggio 2022, n. 50 (Decreto Aiuti) – convertito in LEGGE 15 luglio 2022, n. 91
- LEGGE 20 maggio 2022, n. 51 – attestazione SOA 2023
- LEGGE 4 agosto 2022, n. 122 – eliminazione limite retroattività cessione 1° maggio
- LEGGE 21 settembre 2022, n. 142 (aiuti bis) – riduzione responsabilità cessionari
- DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022, n. 176 convertito nella LEGGE 13 gennaio 2023, n. 6 – riduzione aliquota 2023 al 90% e modifiche alla cessione del credito
- LEGGE 29 dicembre 2022, n. 197 (bilancio 2023) – eccezioni che manterranno il 110%
QUALI SONO I BONUS FRUIBILI CON CESSIONE E SCONTO?
Come sai, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono due alternative alla fruizione dei crediti in dichiarazione dei redditi, maturati dai bonus edilizi.
Come specificato nel comma 2 dell’art. 121 del Decreto Rilancio 2020, sono elencati i seguenti bonus sui quali è possibile applicare la cessione del credito e lo sconto in fattura:
1) recupero del patrimonio edilizio, come gli interventi di manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, e relativi alla realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.
2) efficienza energetica, comprendente quasi tutti gli interventi ecobonus e Superbonus.
3) adozione di misure antisismiche, come gli interventi sismabonus e Superbonus.
4) recupero o restauro della facciata degli edifici esistenti, ivi inclusi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, bonus facciate terminato il 31 dicembre 2022 e non prorogato.
5) installazione di impianti fotovoltaici,
6) installazione di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici,
7) superamento ed eliminazione di barriere architettoniche al 75%.
Dei principali bonus legati alla casa, il bonus mobili ed il bonus verde sono gli unici che non possono essere fruiti tramite cessione del credito e sconto in fattura.
COME FUNZIONA LA CESSIONE DEL CREDITO SUPERBONUS
La cessione del credito Superbonus è ammessa solo se l’avanzamento dei lavori (SAL) è pari o superiore al 30%, che possono essere al massimo 2 più il finale. Inoltre, è necessaria una asseverazione del tecnico abilitato e il visto di conformità del Commercialista o di altri soggetti riconosciuti nell’ambito fiscale.
Il credito ceduto avrà un codice identificativo univoco e non può essere diviso, tranne per le relative rate di fruizione annuali. Il credito può essere trasferito solo a soggetti “vigilati” (banche intermediari finanziari, ecc.) per un massimo di tre ulteriori cessioni dopo la prima. In questo meccanismo, le banche possono cedere il credito in qualsiasi momento a soggetti diversi dai consumatori o utenti con un contratto di conto corrente con la banca stessa.
Fruizione in 10 anni
Per i crediti comunicati entro il 31 ottobre 2022 e non utilizzati, i cessionari hanno la possibilità di richiedere la fruizione del credito in 10 quote annuali anziché 4, come previsto dall’Art. 9 comma 4 del DECRETO-LEGGE 18 novembre 2022, n. 176 convertito nella LEGGE 13 gennaio 2023, n. 6.
Finanziamento garantito dallo Stato
Per quanto riguarda i crediti maturati dal Superbonus tramite lo sconto in fattura, i fornitori potranno richiedere alle banche un finanziamento garantito da SACE per convertirli in liquidità.
COME FUNZIONA LA CESSIONE DEL CREDITO PER GLI ALTRI CREDITI
Per quanto riguarda l’utilizzo della cessione del credito per gli altri bonus edilizi, è importante sapere che non esiste un limite minimo di SAL per poterne usufruire. Tuttavia, per interventi di importo superiore a 10.000 euro diversi da edilizia libera, sarà necessario ottenere l’asseverazione della congruità delle spese e il visto di conformità del commercialista o del professionista abilitato.
Inoltre, il credito ceduto avrà un codice identificativo univoco e non potrà essere frazionato se non per le relative rate di fruizione annuali.
I passaggi di cessione del credito sono limitati: dopo la prima cessione del contribuente o del soggetto che ha applicato lo sconto in fattura, il credito dovrà essere ceduto a soggetti “vigilati” (banche intermediari finanziari, ecc.) per un massimo di 3 ulteriori cessioni. In questo meccanismo, le banche possono cedere in qualsiasi momento a favore di soggetti diversi dai consumatori o utenti che hanno un contratto di conto corrente con la banca stessa.
Per gli interventi in edilizia libera o di importo inferiore o uguale a 10.000 euro, non sarà necessaria né l’asseverazione della congruità dei prezzi né il visto di conformità, anche in caso di opzione di cessione o sconto.
IL BLOCCO DELLA CESSIONE DEL CREDITO
Attualmente, il meccanismo della cessione del credito per i bonus edilizi non funziona come dovrebbe. Ciò è dovuto al fatto che le banche, tranne in rari casi, non accettano più crediti derivanti da questi bonus. Nonostante alcuni interventi normativi abbiano ridotto la responsabilità dei cessionari, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono difficili da utilizzare. Ad oggi, la responsabilità in solido del fornitore che ha applicato lo sconto e del cessionario è limitata, nei casi in cui il credito sia stato maturato indebitamente, al caso di concorso nella violazione con dolo o colpa grave. La Circolare 33 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate ha chiarito l’ambito di applicazione e i punti riguardanti la diligenza richiesta ai cessionari.
CONCLUSIONI
In conclusione, la cessione del credito e lo sconto in fattura sono strumenti utili per agevolare gli interventi di ristrutturazione edilizia. Tuttavia, al momento, ci sono diverse sfide da superare per rendere questi meccanismi effettivamente funzionali. Per quanto riguarda il Superbonus, è importante considerare il vincolo di SAL minimo per la cessione del credito. Per quanto riguarda gli altri bonus, è necessario ottenere l’asseverazione per la congruità delle spese e il visto di conformità del Commercialista o del professionista abilitato. Inoltre, ci sono limitazioni nei passaggi del credito e alcune incertezze riguardo alla responsabilità dei cessionari. Nonostante questi ostacoli, è importante continuare a monitorare gli sviluppi e le opportunità per sfruttare al meglio questi strumenti per migliorare il patrimonio edilizio e aumentare l’efficienza energetica.
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