Con la risposta 377 del 2023, l’Agenzia delle Entrate chiarisce quando deve sussistere il requisito di “abitazione principale” per il Superbonus 90% delle unifamiliari 2023 – nel caso di demolizione e ricostruzione rudere.
L’articolo 9, comma 1, lettera a), numero 3) del decreto Aiuti-quater ha introdotto importanti modifiche al Superbonus. In particolare, il comma 8-bis dell’articolo 119 del decreto Rilancio è stato modificato, stabilendo che per gli interventi avviati a partire dal 1° gennaio 2023 su unità immobiliari di proprietà di persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di un’attività d’impresa, arti e professioni, il Superbonus sarà del 90% delle spese sostenute entro il 31 dicembre 2023. Tuttavia, sono necessari alcuni requisiti per poter beneficiare di questa agevolazione.
Per poter usufruire del Superbonus, è importante soddisfare i seguenti requisiti:
- Essere titolare di diritto di proprietà o di diritto reale di godimento sull’unità immobiliare oggetto degli interventi.
- L’unità immobiliare deve essere adibita ad abitazione principale, secondo la definizione fornita dal comma 3-bis dell’articolo 10 del Testo Unico delle Imposte sui Redditi (TUIR).
- Il reddito di riferimento, determinato secondo quanto previsto dal comma 8-bis.1 dell’articolo 119, non deve superare i 15.000 euro.
La recente circolare n. 13/E del 2023 ha specificato che la verifica del rispetto dei requisiti sopra elencati è una novità introdotta dall’attuale disciplina del Superbonus e si applica esclusivamente agli interventi iniziati a partire dal 1° gennaio 2023. Inoltre, la circolare ha chiarito che gli interventi iniziati si intendono generalmente quelli per i quali la comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) è stata presentata a partire da tale data e la data di inizio lavori indicata nella stessa CILA è successiva al 31 dicembre 2022. Tuttavia, è possibile rientrare nella nuova disciplina anche per interventi per i quali la presentazione della CILA è antecedente al 1° gennaio 2023, purché si dimostri che i lavori siano iniziati a partire dall’anno 2023, documentando tale circostanza tramite la data di inizio lavori indicata nella CILA o un’attestazione del direttore dei lavori.
La circolare ha fornito ulteriori dettagli riguardo alla destinazione dell’unità immobiliare ad abitazione principale. È stata applicata la definizione fornita dal TUIR, secondo la quale “per abitazione principale si intende quella nella quale la persona fisica, che la possiede a titolo di proprietà o altro diritto reale, o i suoi familiari dimorano abitualmente”. Pertanto, se all’inizio dei lavori l’unità immobiliare non è adibita ad abitazione principale, è comunque possibile beneficiare del Superbonus a condizione che l’immobile diventi abitazione principale al termine dei lavori.
Per ulteriori informazioni e approfondimenti, consulta la normativa di riferimento e rivolgiti agli esperti del settore.
Spero che questo articolo ti sia stato utile e ti abbia fornito tutte le informazioni necessarie. Se hai domande o dubbi, non esitare a contattarmi.
Fonte: Interpello 377/2023
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