Osservatorio ANCE 2024: Edilizia Privata Tra Sfide e Prospettive. Scopri le previsioni per il 2024, con una proiezione del -7,4%. Cosa ci riserva il futuro delle costruzioni dopo la fine delle agevolazioni?
ANCE ha pubblicato un report “Osservatorio Congiunturale 2024 sull’industria delle costruzioni” che fotografa la situazione 2023 e fa delle previsioni per l’anno in corso. Mi focalizzerò sull’edilizia privata. Nel corso del 2023, il settore sembrava aver recuperato slancio, registrando un aumento degli investimenti del 5%. Tuttavia, il 2024 presenta un’ombra, con una proiezione di -7,4%, con addirittura un -27% nelle ristrutturazioni degli edifici esistenti.
La nota di sintesi rivela un contesto complesso: nel 2023, nonostante un aumento del 2,7% nelle occupazioni nel settore delle costruzioni, gli investimenti sono diminuiti. Questo è in parte attribuibile all’anticipazione di lavori prima della scadenza del Superbonus, evidenziando l’effetto positivo di questo strumento.
Il 2023 (insieme ai due anni precedenti) ha visto un incremento significativo degli investimenti, contribuendo a recuperare 75 miliardi in tre anni. Tuttavia, la previsione per il 2024 è più cauta, con una riduzione del 7,4% degli investimenti. La mancanza di un impulso espansivo dalla manutenzione straordinaria, accentuata dalla fine della cessione del credito, rappresenta la principale causa di questa contrazione.
Le prospettive per il recupero abitativo nel 2024 indicano una diminuzione del 27%, portando il settore a livelli simili a quelli pre-COVID del 2019. Questa contrazione è in contrasto con le previsioni più ottimistiche per le opere pubbliche, che prevedono un aumento del 20%.
L’edilizia privata, soprattutto le ristrutturazioni, sembra subire le conseguenze della fine delle agevolazioni, mentre il focus si sposta sulle opere pubbliche. ANCE sottolinea che il privato potrebbe risentire della mancanza di interventi, mentre si prospetta un aumento delle attività legate al PNRR e alle opere pubbliche.
Anche il mercato immobiliare residenziale ha subito una flessione nel 2023, con un calo dell’11,8% nelle compravendite, riflettendo la difficoltà di accesso alla liquidità a causa dei tassi di interesse elevati.
La fine delle agevolazioni, soprattutto del Superbonus con cessione del credito e sconto in fattura, si traduce in una significativa riduzione degli interventi privati nel settore edile. Una riflessione approfondita sull’impatto economico di queste misure diventa cruciale mentre il 2024 si profila come un anno di sfide per il settore delle costruzioni.
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grazie
Buongiorno, geometra.
Purtroppo non sono affatto ottimista per il nostro settore. In questo momento abbiamo ancora i prezzi superbonus senza avere il superbonus.
Il risultato è che quasi nessuno può permettersi di fare lavori di ristrutturazione e meno che mai di nuova costruzione.
Nel 2010 avevo previsto 25 anni di crisi e solo il superbonus mi ha dato torto. Ho paura che stiamo tornando punto a capo.
La sensazione non è delle migliori e i numeri stanno confermando la cosa