La Germania sembra essersi messa in modalità “preparazione bellica” concreta. Sì, hai capito bene. La minaccia di un attacco russo viene usata sistematicamente per giustificare misure di riarmo e, diciamocelo, per tenere l’opinione pubblica ben allineata. Ma quanto è reale questa minaccia? E quanto è “strategico” alimentare la paura di un’invasione per giustificare politiche che, altrimenti, non passerebbero mai?
Minaccia russa o strategia di comunicazione?
Sappiamo tutti che le azioni della NATO, specialmente negli ultimi anni, non hanno certo migliorato i rapporti tra Europa e Russia. E quando dico Europa, intendo un continente ormai così assorbito dalla NATO che in molti non riescono più a distinguere tra i due. L’Occidente ha esasperato i rapporti con la Russia con una lunga serie di decisioni, dall’espansione a est fino al supporto massiccio all’Ucraina.
E allora ci si ritrova con il paradosso: da un lato si alimenta il conflitto, dall’altro si usa la “minaccia” russa come spauracchio per far accettare all’opinione pubblica costi economici e sacrifici sociali. Ma non è finita qui: la Germania ha iniziato a prepararsi concretamente per un eventuale attacco russo sul proprio territorio. Fantasia o calcolo strategico?
Rifugi: da propaganda a necessità?
Secondo il Der Spiegel, la Germania, principale sostenitore europeo dell’Ucraina e secondo donatore mondiale dopo gli Stati Uniti, si sta attrezzando per proteggere i propri cittadini. La ministra dell’Interno Nancy Faeser ha dichiarato che sono in corso valutazioni sull’ampliamento dei rifugi anti-bomba. Attualmente, ci sono 480.000 posti per circa 80 milioni di persone. Insomma, non proprio rassicurante.
L’obiettivo è creare un sistema che consenta alle persone di sapere, tramite cellulare, dove trovare il rifugio più vicino. Ma c’è una domanda che non si può ignorare: davvero la Russia sta pensando di bombardare il territorio tedesco? Non è mai stata avanzata un’intenzione simile da Mosca. Semmai, le politiche aggressive della NATO e l’escalation militare potrebbero aumentare il rischio di attacchi mirati, ad esempio su basi NATO vicine ai confini russi.
Germania ed economia in picchiata
Mentre si discute di rifugi e di attacchi ipotetici, c’è un problema più concreto: l’economia tedesca. Per il secondo anno consecutivo, la Germania è in recessione. Secondo l’Ufficio Federale di Statistica, nel 2024 il PIL tedesco è diminuito dello 0,2%. Nel settore manifatturiero, i dati sono ancora peggiori: -3% di valore aggiunto lordo, con settori chiave come l’industria automobilistica e quella chimica in grave difficoltà. E no, non parliamo di cali lievi: parliamo di un crollo su tutta la linea.
E l’Italia? Non è che stia meglio. L’Istat ha confermato che siamo al 22° mese consecutivo di calo della produzione industriale. I settori più colpiti? Mezzi di trasporto (-13,8%), macchinari (-6,2%), metallurgia (-3,7%) e chimica (-3,6%). Nel frattempo, i costi energetici continuano a far impennare le bollette e a mettere in ginocchio famiglie e aziende. E no, non ci siamo dimenticati delle sanzioni alla Russia: chi ci sta rimettendo di più, alla fine, siamo noi.
La miglior difesa? La diplomazia
Torniamo alla questione principale: ha senso, per l’Europa e per la Germania, prepararsi a un eventuale attacco russo? O, forse, sarebbe più intelligente lavorare per un canale diplomatico con Mosca? Non si tratta di giustificare le azioni della Russia, ma di scegliere una strada più pragmatica, che eviti ulteriori escalation e che difenda davvero i cittadini.
L’Italia, ad esempio, non ha una capacità difensiva tale da poter affrontare un conflitto esteso. Rifugi? Praticamente inesistenti. Forze armate? Limitate. Non sarebbe più sensato spingere per una posizione di mediatore, invece di allinearsi ciecamente a politiche di riarmo che non possiamo permetterci?
Un futuro che preoccupa
Tra recessioni economiche, crisi energetiche e timori di escalation militari, il quadro per l’Europa è tutt’altro che rassicurante. La Germania si prepara a scenari drammatici, ma il rischio più grande non è forse quello di continuare su una strada di scontro che danneggia tutti?
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