Negli ultimi tempi, l’ipocrisia sembra essere il filo conduttore che lega i vari fronti di guerra in corso: Medio Oriente, Ucraina, Russia, insieme alle decisioni degli Stati Uniti. Sembra che tutti si siano messi d’accordo per non chiamare le cose con il loro nome. Mi chiedo, ti sei accorto anche tu di quanto ci prendano in giro?
La Guerra in Medio Oriente: Israele e dintorni
Israele, con il sostegno indefesso degli Stati Uniti e del Regno Unito (ma non solo), continua a bombardare a destra e a manca. Dalla Striscia di Gaza al Libano, dalla Siria all’Iran. Ma attenzione, perché ogni volta ci viene detto che si può evitare un conflitto totale. Interessante, vero? Quando esattamente sarà questo “totale”? Con 42.000 morti civili lungo la Striscia di Gaza e una quantità indefinita di missili lanciati da ogni dove, mi sembra già piuttosto completo come scenario.
E poi c’è la questione della proporzionalità degli attacchi, tanto cara agli Stati Uniti. Se chiedi a Washington, la risposta è sempre quella: “Sì, Israele deve rispondere in maniera proporzionata.” Certo, perché quando si sganciano 80 bombe da una tonnellata su sei edifici è tutto proporzionato, no?
Gli Attacchi in Ucraina: Avanzano o arretrano?
E poi c’è il fronte ucraino. Qui la faccenda diventa ancora più assurda. I russi avanzano, conquistano città, ma non è così importante, perché, a quanto pare, non raggiungono obiettivi operativi significativi. Questo è quello che ci dicono i think-tank americani. Gli ucraini, dicono, stanno arretrando lentamente, ma con stile: stanno “conducendo un’efficace difesa in profondità.” Tradotto: stanno perdendo terreno, ma con onore.
L’obiettivo finale dell’Ucraina? Quello non è chiarissimo. Mandare al massacro migliaia di giovani soldati ucraini per poi, forse, una riconquista spettacolare alla “colpo di scena finale”? La risposta sembra sfuggire ai più, ma una cosa è certa: mentre i russi avanzano, a noi ci dicono che va tutto bene.
Stati Uniti: Il Grande Regista
Poi c’è il grande regista di tutto questo: gli Stati Uniti. Paradossalmente, mentre a parole predicano pace e stabilità, nei fatti continuano a mandare armi a destra e a manca, sostenendo conflitti in tutto il mondo, dal Medio Oriente all’Ucraina. Un vero e proprio gioco delle tre carte. E, tra una dichiarazione e l’altra, ci mettono pure in guardia contro il pericolo nucleare.
La cosa interessante? La Russia, da parte sua, continua a ripetere che è pronta a tutto, ma spera di evitare una guerra nucleare. Ci stanno prendendo in giro?
tutto sotto controllo, o forse no?
Alla fine dei conti, l’ipocrisia regna sovrana, mentre ci dicono che va tutto bene. Se in Ucraina stiamo arretrando, tranquillo, è solo una questione tattica. Se in Medio Oriente ci sono migliaia di morti civili, non preoccuparti, tutto rientra nei limiti della “proporzionalità”.
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