Sempre meno Pokrovsk, sempre meno Ucraina | la Russia continua ad avanzare


Logo Geometra copia4

Mentre Mosca continua a spingere nel Donetsk, il territorio ucraino si riduce giorno dopo giorno. L’Ucraina, supportata militarmente dall’Occidente, sembra incapace di fermare l’avanzata russa, e la narrazione di una guerra per la democrazia si scontra con la dura realtà dei fatti.

Pokrovsk sotto assedio

Pokrovsk, un nodo strategico nel Donetsk, è sotto fortissima pressione. Le truppe russe stanno concentrando le loro forze in questo settore, puntando a un accerchiamento totale. Secondo quanto riportato da fonti occidentali, la Russia sta impiegando le sue migliori risorse per conquistare la città, che rappresenta un punto chiave sia dal punto di vista logistico che economico. Non si tratta solo di controllo del territorio, ma anche delle risorse minerarie vitali per l’industria bellica ucraina.

Gli aggiornamenti dell’intelligence britannica parlano chiaro: le battaglie intorno a Velika Novosilka e Pokrovsk sono tra le più intense degli ultimi mesi, con 98 scontri registrati in un solo giorno nella zona di Pokrovsk. Le forze ucraine stanno tentando di resistere, ma si trovano di fronte a un nemico ben equipaggiato e determinato.

Crisi delle reclute e difesa in affanno

Uno dei problemi più gravi che Kiev deve affrontare è la mancanza di soldati addestrati. Secondo quanto riportato dal viceministro della Difesa ucraino, gli studenti universitari non potranno proseguire gli studi se non superano l’addestramento militare di base e prestano giuramento. Una decisione che mostra quanto sia critica la situazione e come il governo sia costretto a misure drastiche per mantenere la difesa.

Molti giovani fuggono o si nascondono per evitare l’arruolamento forzato, lasciando l’esercito in difficoltà. I volontari dei primi giorni di guerra sono ormai esauriti, e quelli che restano spesso si trovano impreparati al fronte.

Le perdite russe e la realtà sul campo

I media ucraini insistono sulle enormi perdite russe: secondo Kiev, oltre 800.000 soldati russi sarebbero morti o feriti dall’inizio del conflitto. Tuttavia, queste cifre sono da prendere con cautela, considerando che sul campo l’avanzata russa prosegue incessantemente.

L’Institute for the Study of War (ISW), noto think tank americano, conferma che la Russia sta consolidando le sue posizioni e rafforzando le linee di rifornimento. Le forze russe, meglio equipaggiate e supportate da una produzione industriale solida, continuano ad avanzare, con l’obiettivo di completare l’accerchiamento di Pokrovsk.

L’Europa e la politica del “più armi, meno sanità”

Mentre la guerra infuria, l’Europa continua a seguire la linea della fornitura di armi, ignorando le richieste di pace. Mark Rutte, ex premier olandese e ora a capo della politica NATO, ha dichiarato che gli Stati membri dovrebbero destinare il 5% del PIL alla difesa, con tagli inevitabili su sanità e servizi sociali.

Questa politica bellicista, che sembra non avere fine, ha già causato danni economici enormi all’Europa. Gli aumenti del costo della vita, la crisi energetica e i tagli ai servizi essenziali sono sotto gli occhi di tutti, eppure si continua a spingere verso una guerra che sembra sempre più difficile da vincere.

La situazione sul campo di battaglia in Ucraina mostra un quadro preoccupante: la Russia avanza, l’Ucraina perde terreno e l’Europa continua a investire in una strategia che non sembra dare i risultati sperati. La narrazione di un conflitto tra bene e male si scontra con una realtà fatta di sacrifici, distruzione e politiche fallimentari.

Le fonti dell’articolo

_____________________
Grazie per aver letto questo articolo!
Se ti è piaciuto ti invito ad abbonarti 👈 qui.

Con il tuo sostegno, potrò continuare a produrre contenuti di qualità e a condividere le mie conoscenze e le mie idee con te, sia attraverso il sito che attraverso i miei video su YouTube.
Grazie per il tuo supporto!

Danilo Torresi

Lascia un commento