
Certe idee hanno del geniale, ma non sempre in senso positivo. Oggi voglio parlarti di un’idea che, se messa in atto, potrebbe affossare definitivamente l’Europa: il sequestro dei beni russi congelati nei nostri confini. Hai presente quando fai una mossa azzardata in una partita a scacchi e improvvisamente realizzi di aver messo sotto scacco il tuo stesso re? Ecco, più o meno siamo lì.
Sequestrare i Beni Russi: Davvero una Buona Idea?
L’Europa si trova in un momento di smarrimento totale. L’arrivo di Trump e i negoziati tra lui e Putin sull’Ucraina ci hanno messo fuori gioco. Sì, perché noi non ci siamo proprio a quel tavolo delle trattative. E ora, cosa pensa bene di fare Bruxelles per ritagliarsi un posto? Sequestrare i beni russi congelati. Geniale, vero?
Beh, aspetta a dirlo.
Cosa Significa “Sequestrare” i Beni Russi?
Attualmente, i beni russi in Europa sono congelati. Questo significa che i proprietari russi non possono usarli, venderli o trarne profitto, ma rimangono comunque di loro proprietà.
Sequestrare, invece, significa prenderne possesso definitivamente. Tradotto in parole semplici: l’Europa dice ai russi “questi beni ora sono nostri”.
Ora, proviamo a ragionare un attimo.
Cosa succederebbe se l’Europa decidesse di fare una mossa così drastica?
1.Perdita di Credibilità e Fiducia Internazionale:
Immagina di essere un investitore di un qualsiasi Paese extra-europeo. Cosa penseresti dell’Europa? Ti fideresti a investire i tuoi soldi qui sapendo che, al primo cambio di vento geopolitico, potrebbero sequestrarteli? Esatto, nemmeno io.
2.Fuga di Capitali:
Gli investitori non aspettano altro. Se solo annusano l’idea che i loro asset potrebbero non essere al sicuro, vendono tutto e scappano. Il risultato? Un crollo dell’economia europea e una perdita di valore dell’Euro.
3.Ritorsioni dalla Russia:
Come potrebbe reagire la Russia a un gesto simile? Al di là delle dichiarazioni diplomatiche, potremmo aspettarci ritorsioni economiche, energetiche o, perché no, anche geopolitiche. Insomma, il danno sarebbe tutto nostro.
La “Geniale” Strategia per Avere un Posto alle Trattative
E qui arriva il capolavoro. Politico titola: “Bruxelles ha un’arma segreta da 200 miliardi di euro”. Leggo l’articolo e mi si accende la lampadina: vogliono usare i beni russi sequestrati come leva per ottenere un posto al tavolo delle trattative tra Trump e Putin.
Aspetta, davvero?
E in che modo, di grazia, sequestrare i beni russi dovrebbe convincere Putin a farci sedere a quel tavolo?
“Ciao, abbiamo appena preso i tuoi soldi… Ci fai entrare nella tua trattativa di pace?”
Se non ci fosse da piangere, verrebbe da ridere.
La Variante Estone: Sequestrare e Usare i Beni per Armare Kiev
La perla finale arriva dal ministro degli Esteri estone, che ha dichiarato: “Con i beni russi congelati possiamo sostituire il sostegno degli Stati Uniti a Kiev”.
Ah, perché gli Stati Uniti hanno smesso di sostenere Kiev? No, ma Trump ha chiarito che gli aiuti saranno drasticamente ridotti.
E per quale motivo? Avviare un dialogo per negoziare la pace in Ucraina.
E l’Europa cosa sta valutando? La brillante idea di prendere i soldi russi e usarli per armare l’Ucraina.
Per farci cosa? Vincere una guerra che hanno già perso?
Ripassiamo i fatti: l’Ucraina ha perso il 20% del suo territorio, le truppe sono demoralizzate e la Russia avanza. Ma no, secondo l’articolo, basterebbero questi 200 miliardi per ribaltare la situazione.
Due Idee Geniali a Confronto
1.La trattativa: Sequestriamo i beni russi per ottenere un posto al tavolo delle trattative.
2.Armare Kiev: Sequestriamo i beni russi e li diamo a Kiev per continuare a combattere.
Ora, entrambe hanno una loro logica… più o meno. La prima è basata sull’illusione che Putin ci faccia entrare nelle trattative dopo che gli abbiamo sequestrato i beni. La seconda punta a prolungare una guerra già persa.
Pur restando fermo sulla mia opinione che l’obiettivo debba essere un negoziato per porre fine alla guerra e agli scontri, quale delle due opzioni risulta più sensata? A conti fatti, probabilmente la seconda, poiché, almeno, mantiene una certa coerenza logica.
Le Conseguenze di un Sequestro
Sequestrare i beni russi in Europa avrebbe conseguenze devastanti:
•Crollo della fiducia degli investitori internazionali. Chi investirebbe più in Europa sapendo che basta un colpo di vento geopolitico per vedersi sequestrare tutto?
•Fuga di capitali e crollo dell’economia europea. Senza investitori, l’Europa si troverebbe in ginocchio.
•Ritorsioni russe. Se pensiamo che Putin resti a guardare, ci stiamo illudendo.
Ecco perché, almeno finora, Germania, Francia, Italia e persino Ursula Von Der Leyen hanno detto un bel “NO” a questa brillante idea.
E Intanto l’Ucraina Firma per le Terre Rare
A proposito di strategia geopolitica, mentre l’Europa pensa a come sequestrare i beni russi, Zelensky si prepara a firmare un accordo con Trump sulle terre rare.
Trump voleva 500 miliardi di dollari come risarcimento per gli aiuti dati a Kiev. Alla fine, si sta “accontentato” del 50% dei ricavi delle terre rare ucraine.
Un colpaccio, non c’è che dire.
Un’Europa allo Sbaraglio
Tra idee geniali come sequestrare i beni russi e la rincorsa disperata per un posto alle trattative, l’Europa sta dimostrando tutta la sua fragilità.
Quello che sembra sfuggire ai nostri leader è che non si può giocare a scacchi se non si conoscono le regole del gioco. E attualmente, le regole le stanno scrivendo Trump e Putin.
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