In questo articolo rispondo alle domande che mi avete lasciato nei commenti del canale YouTube, cosicché le info possano essere utile a tutti.
Oggi risponderò ad alcune delle domande, quelle più ricorrenti, che mi avete lasciato nei commenti dei video del canale YouTube, cosicché le risposte possano essere utili a tutti.
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PANORAMICA
Innanzitutto mi scuso in anticipo se non risponderò a tutte le domande che mi sono state lasciate nei commenti.
Ho cercato di scegliere le più comuni e frequenti, e che possano in qualche modo essere d’aiuto a tutti.
Devo ammettere che trovo sempre domande molto interessanti e puntuali.
Spesso mi trovo in difficoltà a rispondere perché siete molto preparati e specifici.
Non mi sento e non voglio fare l’esperto di turno che pretende di avere tutte le risposte, ho spesso molti dubbi sugli argomenti che tratto e quello che cerco di fare è di studiarli, anche più volte e condividere le info più utili con voi.
Un altro elogio che vi meritate, un elogio che si merita tutta la community che mi segue qui sul canale YouTube, nel Sito e nel Podcast, è la qualità della gente che ne fa parte: educata, rispettosa e interessata all’argomento di cui si sta parlando.
Oltre questo, paziente, perché spesso non riesco a rispondere subito ai commenti, ai messaggi e alle email che mi arrivano, anzi mi rimane via via sempre più difficile per una questione puramente di tempo.
Questo per dire che sono orgoglioso di tutti voi che mi seguite.
LE DOMANDE E LE RISPOSTE
Bando alle ciance, iniziamo.
DOMANDA:
il pagamento delle fatture dedicato per il bonus facciate può essere effettuato con più di un bonifico o deve essere per forza uno solo? esempio un bonifico a metà dell’opera e un bonifico a saldo a fine opera.
RISPOSTA:
si i pagamenti possono essere effettuati con più bonifici.
Sia più bonifici per altrettante fatture sia più bonifici per la stessa fattura.
Magari specificando all’interno, oltre ai dati obbligatori per il bonifico parlante, che si tratta di un pagamento in acconto e a saldo quello finale.
Facendo sempre riferimento al numero di fattura relativa.
PER APPROFONDIRE: “CAUSALE BONIFICO RISTRUTTURAZIONE: come fare il bonifico parlante”
DOMANDA:
se ristrutturo il bagno serve la CILA o no?
RISPOSTA:
la ristrutturazione del bagno è uno di quegli argomenti che divide anche gli addetti ai lavori, almeno per quanto riguarda i titoli autorizzativi.
Urbanisticamente se non fai modifiche i divisori, ma rifai completamente il bagno, quindi il massetto, impianti di scarico, di adduzione, i sanitari, non è più obbligatorio presentare la CILA. (Molti tecnici consigliano comunque di presentarla ugualmente).
Con il “glossario edilizia libera”, Decreto del 2 marzo 2018, l’intervento è stato “declassato” (se così vogliamo dire) ad “edilizia libera” cioè manutenzione ordinaria (sempre fatti salvi eventuali vincoli storici e paesaggistici).
Il problema a questo punto sorge con l’Agenzia delle Entrate che non permette le detrazioni sulle singole unità di interventi di “manutenzione ordinaria”.
Con la risposta 287 del 2019, della quale ho parlato in un articolo “Detrazione Sostituzione Infissi e Rifacimento Bagno senza CILA” l’Agenzia ha confermato che la ristrutturazione del bagno rientra in “manutenzione straordinaria”, quindi detraibile, anche senza CILA.
DOMANDA:
devo cambiare la pavimentazione, infissi e porte interne, come faccio a richiedere il bonus? Io compro tutto il materiale e una ditta mi esegue i lavori.
RISPOSTA:
dal punto di vista Ecobonus, per quanto riguarda gli infissi, se rispetti gli indici di trasmittanza richiesti, puoi detrarre la spesa.
Mentre per quanto riguarda il resto, rientrando in “manutenzione ordinaria” sulle singole unità abitative non puoi.
PER APPROFONDIRE: “BONUS INFISSI 2020: come funziona la detrazione fiscale per acquisto e sostituzione delle finestre”
DOMANDA:
se non riesco a mettere dei file in DWG dentro il Docfa cosa bisogna fare?
RISPOSTA:
questa è una domanda che interessa solo ai tecnici, che riguarda il software Docfa per la presentazione delle pratiche catastali al catasto fabbricati.
Per risponderti: io importo sempre file DXF in formato 2000, finora li ha “digeriti” discretamente.
DOMANDA:
Avrei quattro domande in relazione all’acquisto di case antisismiche derivanti da demolizione ricostruzione.
a) il “permesso di costruire” presentato allo sportello unico contiene un progetto architettonico e solo successivamente viene depositato il progetto strutturale con l’asseverazione del tecnico sulla riduzione della classe di rischio sismico.
In questo caso si rientra nella maggiore detrazione se tutto avviene prima dell’inizio dei lavori?
b) la variazione volumetrica della ricostruzione è prevista dalla norma, per cui non rileva ai fini della detrazione, sbaglio?
c) in caso di non accesso alla maggiore detrazione, è possibile usufruire della detrazione “standard”?
d) se ho inteso correttamente il “permesso di costruire” deve risultare una ristrutturazione e non una nuova costruzione, ma in cosa si differenzia nella sostanza?
RISPOSTA:
Qui siamo nell’ambito delle agevolazioni connesse all’acquisto di case antisismiche.
Nel particolare caso, di case demolite e ricostruite con un miglioramento antisismico, con il passaggio alle due classi di rischio inferiori.
Ci sono delle analogie con il Sismabonus ovviamente, ma in questo caso chi fruisce della detrazione è colui che acquista l’immobile facente parte del fabbricato demolito e ricostruito da un’impresa di costruzioni.
a) il recente DM, il numero 24 del 9 gennaio 2020 ha introdotto, oltre alla SCIA, anche il “permesso di costruire” come titolo abilitativo. Non era citato nella precedente normativa.
Ha ribadito che l’asseverazione va prodotta unitamente alla SCIA o al “permesso di costruire”, al momento della presentazione allo sportello unico competente.
Io non rischierei.
b) limitatamente e solo per le agevolazioni connesse all’acquisto di case antisismiche, è consentito aumentare il volume (se ovviamente è previsto dalla normativa urbanistica).
Nella risposta 409 del 2019 è stato posto un quesito proprio a riguardo.
Nella risposta dell’Agenzia c’era anche la conferma della possibilità di variare il volume.
Consentito solo in questi casi dove chi costruisce è un’impresa di costruzioni o una cooperativa, demolendo e ricostruendo con riduzione della classe di rischio, al fine poi di rivendere e/o assegnare gli immobili entro 18 mesi dalla fine lavori.
c) Non c’è possibilità, nell’ambito delle agevolazioni connesse all’acquisto di case antisismiche, di usufruire di altre detrazioni che non sia quella prevista dal Sismabonus.
d) Riguardo il titolo del “permesso di costruire” che deve riportare necessariamente ristrutturazione e non nuova costruzione, significa letteralmente che nel titolo, nel testo del permesso che viene presentato in Comune, deve esserci scritto che si tratta di ristrutturazione (o meglio recupero del patrimonio edilizio esistente) e non nuova costruzione.
Ovviamente nel titolo, ma anche nella sostanza deve trattarsi di un intervento di recupero.
Questa è una di quelle questioni che il tecnico a cui vi affidate sicuramente sa come affrontare.
Comunque sia, la dicitura nel permesso, nel titolo abilitativo, (“permesso di costruire” o SCIA) dipende dal tipo di intervento che vuoi effettuare, oltre che dalle normative regionali e comunali.
DOMANDA:
dovrei rifare la pavimentazione del mio terrazzino su cui si affacciano cucina, bagno e camera, in quanto si stanno sgretolando le piastrelle. C’è già un ponteggio con un’impresa che sta effettuando un lavoro analogo su terrazzi condominiali.
Se approfittarsi di questa opportunità potrei risparmiare la spesa ponteggi.
Posso accedere alla detrazione del “bonus facciate”?
Ho telefonato in Comune e il condominio è situato in zona B.
Non capisco se devo valutare altre cose complicate per le quali dovrei consultare un tecnico, oppure se trattasi di pratica semplice e posso procedere, grazie.
RISPOSTA:
la prima cosa che mi viene da dirti è che se già c’è un ponteggio sul fabbricato, ci saranno già dei lavori attivi e quindi un Direttore Lavori.
Chiedi a lui se puoi includere i lavori nell’intervento.
Parlando invece del “bonus facciate” se il tuo terrazzino insiste sulle facciate visibili del fabbricato, la sostituzione della pavimentazione può essere detratta.
É uno di quegli interventi compresi nel “bonus facciate”, infatti nella norma si parla di interventi su balconi e parapetti e quindi implicitamente sono comprese anche le pavimentazioni.
Prendi sempre ciò che ti dico e questo vale in ogni caso e per ogni articolo che pubblico, con le pinze, perché non conosco nello specifico la situazione urbanistica del fabbricato.
Ogni caso nell’edilizia andrebbe studiato a sé.
DOMANDA:
se faccio io i lavori posso detrarre i materiali? Grazie.
RISPOSTA:
si, puoi detrarre la spesa dei materiali che acquisti direttamente, anche se fai lavori in economia, cioè senza una ditta o soggetto con partita IVA.
DOMANDA:
Ho acquistato casa nuova da un costruttore. Devo acquistare i mobili, e condizionatori.
Prima però dovrei abbattere una parete rimuovendo contestualmente una porta e spostare un termosifone, pensa che questo tipo di intervento possa identificarsi come ristrutturazione e poter accedere quindi a bonus mobili?
RISPOSTA:
se l’immobile risulta terminato e agibile e questo nuovo intervento ipotizzo sia per lo spostamento del tramezzo, del divisorio interno, allora si configura un intervento di “manutenzione straordinaria”.
Un nuovo intervento per il quale è necessaria la presentazione della CILA e che puoi detrarre, compreso l’acquisto dell’arredamento con il “bonus mobili”.
DOMANDA:
La CILA per “manutenzione straordinaria” prevede la possibilità di lavori in economia? Quindi senza una ditta.
Pensi che in questo caso ci possano essere problemi con il “bonus mobili”?
Inoltre dato che per la riduzione di un tramezzo posso anche non chiamare una ditta, la CILA è comunque obbligatoria? O si potrebbe fare una dichiarazione sostitutiva di notorietà?
RISPOSTA:
si si possono effettuare i lavori in economia diretta e non ci sono problemi per quanto riguarda il “bonus mobili”.
La CILA resta comunque obbligatoria perché si tratta sempre di una modifica della distribuzione interna, quindi avrai bisogno di un tecnico.
La sola dichiarazione di inizio lavori con il modello che tengo a disposizione nel mio sito, non è sufficiente in questo caso.
DOMANDA:
non intendo fare una critica, ma posso benissimo affermare che questa procedura sia molto più lunga rispetto a quella classica eseguita direttamente all’interno di Docfa.
RISPOSTA:
L’oggetto di questa affermazione è la realizzazione tecnica dei poligoni nelle pratiche di accatastamento o di variazione catastale redatte con il Software Docfa.
Poligoni che possono essere realizzati o direttamente all’interno del software o esternamente sui file delle planimetrie CAD, prima dell’importazione.
Rispetto la tua l’idea, ma è solo una questione di abitudine. Per anni anche io ho realizzato i poligoni direttamente dentro a Docfa, ora mi trovo bene facendo le polilinee direttamente dal CAD.
A presto.
grazie
Buongiorno come tecnico dovrei effetturare un intervento di riqualificazione energetica e sconto in fattura su un condominio a l’aquila con circa 20 appartamenti e impianti autonomi.
Da quanto ho capito dovrei effettuare una ristrutturazione importante di primo livello.
Devo effettuare una verifica di legge 10 pre e post intervento sull’intero edificio o tante legge 10 per ogni appartamento?
La comunicazione all’enea sarà una sola o una comunicazione per ogni appartamento?
Grazie
ciao Angelo, ti ho già risposto allo stesso commento nell’articolo https://www.danilotorresi.it/2020/02/03/riqualificazione-energetica-delle-parti-comuni-degli-edifici-ecobonus-quali-documenti-per-lenea/