In questo articolo rispondo alle domande nei commenti del canale YouTube.
PANORAMICA
Benvenuto in questo secondo articolo dove rispondo alle domande lasciate nei commenti dei video.
Lo faccio di modo che le info che ne vengono fuori possano essere utili a tutti.
Ho selezionato alcune delle vostre domande, quelle che ritengono possano essere più interessanti per tutti.
Ovviamente quelle che vertono sugli argomenti che tratto, il mondo immobiliare e più precisamente il catasto e le detrazioni per ristrutturazione.
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LE DOMANDE E LE RISPOSTE
Andiamo quindi al sodo e vediamo cosa ci aspetta.
DOMANDA:
salve volevo sapere, ipotizzando il massimo, cioè 4.800 euro all’anno di detrazione, io per goderne appieno devo avere un IRPEF di 4.800 euro all’anno da pagare?
RISPOSTA:
esattamente, come ho ripetuto spesso all’interno degli articoli che ho pubblicato, le agevolazioni fiscali connesse ai lavori di ristrutturazione non ti restituiscono il denaro.
Se hai IRPEF (o IRES) a sufficienza per detrarre l’intera rata bene, altrimenti tutto quello che è in eccesso sarà perso.
Anche per questo consiglio di affidarsi ad un commercialista oltre che ad un tecnico, prima dell’affidamento dei lavori.
DOMANDA:
la mia casa è in zona A, ha una facciata a mattoni e non verrà intonacata, ma solo risanata nelle sue lesioni, ci rientra? Sto facendo ristrutturazione
edilizia e preferivo evitare anche l’Ecobonus.
RISPOSTA:
Si sta parlando del “bonus facciate” e leggendo bene alla normativa direi che il tuo intervento rientra perfettamente nell’agevolazione.
L’importante è che sia sulle pareti visibili esterne del fabbricato.
PER APPROFONDIRE: “BONUS FACCIATE 2020: come funziona e quali requisiti per la detrazione”
Gli interventi che si affacciano su un cortile interno ad esempio non possono essere detratti al 90%.
Trattandosi inoltre il tuo caso di un intervento sui mattoni a faccia vista dell’edificio e senza la sostituzione dell’intonaco, non corri il rischio di eccedere quel 10% di superficie che ti obbligherebbe a rispettare gli standard energetici richiesti dell’Ecobonus.
DOMANDA:
ti chiedo un approfondimento in merito ai parapetti. Posso sostituire un parapetto di ferro con uno in vetro?
RISPOSTA:
stiamo parlando sempre del “bonus facciate”.
Se dal punto di vista urbanistico e condominiale non ci sono vincoli, quindi non sei obbligato a mantenere un aspetto specifico delle facciate, allora ritengo che i parapetti possano essere sostituiti con altri di diversa tipologia di materiale.
Attento però, questo è un mio parere del tutto personale, la normativa non ha specificato nulla al riguardo.
Iscriviti alla Newsletter perché dovesse uscire un qualsiasi chiarimento da parte dell’Agenzia, farò sicuramente un post.
DOMANDA:
avrei bisogno di sostituire l’intonaco nella mia abitazione, preventivato fino ad un’altezza di 2,5 metri e tinteggiare poi l’intero edificio.
Ho i requisiti per l’ubicazione in zona B, ma non mi è chiaro se mi spetta questo bonus per la clausola del 10%.
Come posso avere calcoli e certezze di recupero credito? A chi mi devo rivolgere
per i calcoli citati?
RISPOSTA:
il “bonus facciate”, del quale stiamo parlando anche in questa domanda, comprende anche gli interventi di tinteggiatura e di sostituzione dell’intonaco.
Per quanto riguarda il superamento del 10% della superficie dell’intonaco, devi tenere in considerazione tutto l’involucro disperdente.
Quindi le facciate, i tetti, gli infissi, confinanti verso l’esterno, ma anche ciò che è rivolto verso i vani freddi o il terreno.
La superficie che risulta, diviso 10, se maggiore della superficie di
intonaco che vai a sostituire non avrai altre incombenze.
Se invece è minore rispetto alla tua superficie di intervento, allora dovrai rispettare tutti i requisiti di trasmittanza richiesti dall’Ecobonus.
PER APPROFONDIRE: “DETRAZIONI per RIQUALIFICAZIONE ENERGETICA DELLE PARTI COMUNI DEGLI EDIFICI: Ecobonus ed ENEA” e “ECOBONUS 2019 Le DETRAZIONI per il Risparmio Energetico sulla Casa (1 di 3)”
Se invece non vuoi invece impazzire con i numeri, e vuoi essere sicuro al cento
per cento che l’intervento che andrai a effettuare potrà essere detratto e in che modo, allora chiedi ad un tecnico (Geometra, Ingegnere, Architetto) e ad un commercialista.
DOMANDA:
salve sto ristrutturando un appartamento di mia proprietà, data inizio lavori 27
gennaio 2020, fine lavori circa 30 giugno 2020.
Vorrei arredarlo verso novembre, rientro nel “bonus mobili”?
RISPOSTA:
per quanto riguarda il “bonus mobili” è necessario chiarire che deve essere attivo un intervento e quindi una detrazione per il recupero del patrimonio edilizio esistente, come giustamente indichi nella tua domanda.
Intervento che sulle singole unità ad uso abitativo può essere: o manutenzione straordinaria, o di restauro e risanamento conservativo, o di ristrutturazione edilizia.
È importante che la data di inizio lavori dei lavori edili sia antecedente a quella di acquisto dei mobili. inoltre per quelli acquistati nel 2020, i lavori non devono essere iniziati prima del 01 gennaio 2019.
Mentre nulla è specificato a proposito della fine lavori.
Nessun obbligo a proposito di acquisto di mobili entro la fine delle opere, quindi ritengo che anche gli acquisti effettuati successivamente (nel tuo caso dopo il 30 giugno 2020) siano validi e detraibili.
Comunque entro il periodo concesso dalla norma, nel tuo caso essendo iniziati nel 2020 con molta probabilità saranno validi tutti gli acquisti effettuati entro la fine del 2021.
DOMANDA:
se dovessi fare lavori nella mia abitazione per installare dei climatizzatori questa risulterebbe come manutenzione straordinaria? E di conseguenza potrei usufruire del “bonus mobili”?
RISPOSTA:
L’installazione di condizionatori, o meglio, di impianti di climatizzazione sia
invernale che estiva con pompa di calore, viene considerata manutenzione
straordinaria dal punto di vista fiscale.
Quindi detraibile e che consente perciò di accedere anche i “bonus mobili”.
DOMANDA:
io devo rifare l’impianto idraulico e ovviamente tutto il resto del bagno, ma è possibile collegare il “bonus mobili”? Oltre a rifare completamente il bagno
devo tinteggiare tutta casa e fare una linea elettrica a parte, solo per il piano induzione, aggiungendo anche dei punti luce.
In questo caso è possibile collegare il “bonus mobili” e detrarre anche la cucina?
RISPOSTA:
il mio parere, che ho già espresso in alcuni dei miei video precedenti, a proposito del rifacimento completo del bagno (impianto idraulico, impianto di scarico, massetti, pavimenti, ecc.) è che sia detraibile, perché rientra in manutenzione straordinaria.
Anche se è uno di quegli interventi a limite, perché è stato recentemente “declassato”, dal punto di vista urbanistico, ad “edilizia libera”.
In una risposta l’Agenzia ha confermato la detraibilità anche sulle singole unità abitative.
PER APPROFONDIRE: “Detrazione Sostituzione Infissi e Rifacimento Bagno senza CILA”
Essendo quindi attivo un intervento di manutenzione straordinaria, sono compresi anche quegli interventi, quelle opere minori, che non sarebbero singolarmente detraibili, come la tinteggiatura, e poter usufruire contemporaneamente del “bonus mobili ed elettrodomestici”.
Quindi anche della cucina.
DOMANDA:
a qualcuno di voi è capitato di importare il dxf e trovare i poligoni sfalsati rispetto alla pianta e di doverli sistemare con il tasto trasla? Avete capito
da cosa dipende?
RISPOSTA:
qui parliamo tra tecnici, di redazione di pratiche catastali con
il software Docfa.
In pratica si tratta di un errore nel posizionamento dei poligoni dei retini sopra la planimetria una volta importata.
È un bug che spesso capita anche a me, ma non mi sono mai impegnato a ricercare la motivazione né una soluzione.
Semplicemente sposto il poligono nel programma e lo riposiziono correttamente.
DOMANDA:
il bonus mobili concorre al raggiungimento dei 96.000 euro della ristrutturazione? Ovvero “bonus ristrutturazione” più “bonus mobili”, 106.000
euro di massimale?
RISPOSTA:
i due bonus, come ho detto prima, sono collegati ma distinti.
Ciascuno ha il suo massimale e possono essere sommati, quindi 96.000 mila euro per il 50% delle spese di ristrutturazione e 10.000 euro per il 50% delle spese di acquisto dell’arredamento.
DOMANDA:
poniamo il caso di un immobile su due piani, piano terra completato e utilizzato, piano soprastante, stato grezzo.
I due piani sono collegati da una scala interna ed il piano primo ha solo infissi esterni. Tutto accatastato come un’unica unità immobiliare, il piano primo accatastato come soffitta, stesso sub. del piano terra, presenza di falde inclinate della copertura e l’altezza minima 2.40 e massima 4.00 metri.
Il mio dubbio seppur semplice: è applicabile il “bonus casa” 2020 con detrazioni IRPEF del 50% per tutte le opere che porterebbero a renderlo agibile?
Quindi nuovi infissi, nuovo impianto elettrico, nuovo impianto idraulico e termo
idraulico, massetti, intonaci, tramezzature, pavimentazione, finiture e tutto ciò che è collegato?
Rientra il tutto su una semplice ristrutturazione edilizia che per specifica esigenza sarà presentata SCIA?
RISPOSTA:
il tuo caso è molto comune, cioè quello di una soffitta grezza collegata al piano abitativo.
Trasformandola ad abitazione (se le altezze interne lo consentono) equivale ad una ristrutturazione con cambio di destinazione d’uso.
Quindi tutte le opere necessarie per rendere la soffitta agibile e abitabile
sono detraibili con il bonus ristrutturazioni.
Come se ristrutturassi un garage o un accessorio esterno.
Si tratta in tutto e per tutto di un intervento di ristrutturazione edilizia, per la quale dovrà essere presentata o una SCIA o un “Permesso di Costruire”.
Mentre se vuoi usufruire dell’Ecobonus, trattandosi di un locale non riscaldato, non puoi.
A presto.
grazie