La cessione del credito 2022 per il Superbonus cambia di nuovo. Il divieto di frazionamento del credito vale solo per l’annualità. Cosa significa?
Con la FAQ del 19 maggio 2022 dell’Agenzia delle Entrate, la cessione del credito cambia ancora.
Dopo la recentissima riapertura a seguito del decreto-legge 50/2022 che, oltre al SAL 30 per cento delle unifamiliari spostato al 30 settembre, ha consentito, solo alle banche, di cedere in qualsiasi momento crediti derivanti da prime cessioni a “clienti professionali privati” che abbiano stipulato un contratto di conto corrente, l’interpretazione dell’Agenzia apre ulteriormente le possibilità.
Il divieto di cedere in modo frazionato il credito dopo le prime cessioni vale solo per l’annualità.
Riporto di seguito lo stralcio della FAQ:
“…Il divieto di cessione parziale si intende riferito all’importo delle singole rate annuali in cui è stato suddiviso il credito ceduto da ciascun soggetto titolare della detrazione; pertanto, le cessioni successive potranno avere ad oggetto (per l’intero importo) anche solo una o alcune delle rate di cui è composto il credito; le altre rate (sempre per l’intero importo) potranno essere cedute anche in momenti successivi…”
Dopo il blocco fisiologico di inizio 2022, dovuto alle incertezze e alle restrizioni normative, l’auspicio di tutti è che aumentino gli istituti che acquisiranno di nuovo i crediti, facendo ripartire il meccanismo della cessione.
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